Automobilismo, il pisano Lacorte nono alla 24ore di Le Mans

Il pilota ha guidato il team della scuderia Cetilar Villorba Corse portando la Dallara P217 fra le prime dieci nella prestigiosa competizione francese

Il pilota pisano Roberto Lacorte

Il pilota pisano Roberto Lacorte

Pisa, 21 giugno 2017 - Ottima la prima per la scuderia Cetilar Villorba Corse che,  con il team guidato dal pisano Roberto Lacorte, ha concluso una bollente edizione della 24 Ore di Le Mans portando al traguardo i colori italiani e la Dallara P217 (sponsorizzata Devitalia, altra realtà pisana) – con uno spettacolare nono posto. Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi ce l’hanno fatta, hanno concluso da protagonisti la grande avventura nel terzo round del Mondiale Endurance, culmine del progetto che proprio Lacorte, Sernagiotto e Villorba Corse – tutti e tre al debutto assoluto nella leggendaria corsa francese – inseguivano insieme dal 2015. In soli due anni il salto da LMP3 a LMP2 e quello ancora più impegnativo dell’esordio a Le Mans. 

La Gara. Gli imprevisti e le sorprese non sono mancate. A cominciare dall'ultima, arrivata con la squalifica di un concorrente che aveva commesso delle irregolarità, cosa che ha consentito alla Dalla P217 di salire dal decimo al nono posto. E dire che la partenza era stata decisamente in salita con i guai elettrici di mercoledi che nelle prime prove avevano rallentato prestazioni e messa a punto del prototipo emiliano. Super la reazione di tutta la squadra che, dopo i progressi mostrati nelle ultime qualifiche giovedì, lavorando quindici ore filate per tutto venerdì, ha consegnato una vettura quasi perfetta nelle mani dei tre piloti sabato mattina. Il momento più critico sabato sera, quando raggiunta la top-ten di classe durante il 72esimo giro l’incolpevole Lacorte è stato toccato da un’altra vettura che l’ha spinto nella ghiaia della prima curva, da dove poi è riuscito a riprendere ma dopo aver perso oltre 4 minuti. Di nuovo risaliti dalle retrovie al nono posto di LMP2 e decimo assoluto, stavolta nella lunga notte di Le Mans durante il 166esimo giro fra Tertre Rouge e la Prima Variante dell’Hunaudierès è scoppiato lo pneumatico posteriore sinistro mentre al volante c’era Sernagiotto, tornato lentamente ai box per le riparazioni del caso. Un inconveniente prontamente risolto che all’equipaggio italiano è comuqnue costato circa 13 minuti. Già all’alba, però, la Dallara numero 47 e i tre piloti si erano ripresi la top-ten, ulteriormente migliorata nelle ultime ore di gara. Sul traguardo alla fine la squadra ha celebrato un’inatteso nono posto assoluto, il settimo della classe LMP2, la più agguerrita con ben 25 iscritti, fra i quali i dieci equipaggi che regolarmente frequentano il Campionato del Mondo. Fra quelli che invece calcano i circuiti dell’European Le Mans Series, Cetilar Villorba Corse è addirittura il terzo miglior classificato, il primo fra quelli su Dallara. «Abbiamo vissuto tutti insieme una settimana incredibile e poi una gara massacrante, snervante eppure mai capace di scalfire quello spirito di gruppo che già avevo visto nell’avvicinamento a questo grandioso debutto – afferma team principal Raimondo Amadio – I ragazzi sono stati straordinari, hanno dato l’anima in ogni momento, anche quando abbiamo temuto di non farcela. E ora il sogno di quella bandiera a scacchi, inseguito per anni, è andato perfino oltre ogni più rosea aspettativa. Ora possiamo festeggiare. Lo meritiamo davvero».