San Piero a Grado e Parco di San Rossore, fede e natura come non li avete mai vissuti

Natura, fede, cultura. C'è questo e molto di più in questo appuntamento olfattivo e sensoriale di Ubi Minor nel cuore del parco regionale di San Rossore

San Rossore

San Rossore

Pisa, 14 maggio 2016 - Molto del fascino di questo luogo antico è regalato dal prato verdissimo che circonda l'edificio sacro. In realtà la basilica di San Piero a Grado è un esempio di raro fascino tra le architetture ecclesiastiche italiane e rappresenta per i pisani una seconda cattedrale dopo quella di Santa Maria Assunta, nota al mondo per il suo campanile pendente e ubicata anch'essa in mezzo a un prato verdissimo (la piazza dei Miracoli di dannunziana memoria). Ironia della sorte, in questa palude a una manciata di chilometri, dalla città della Torre, la bella chiesa che svetta tra i campi di granoturco si caratterizza per la sua torre mozza. Il bel campanile del XII secolo, distrutto il 22 luglio 1944 dai soldati tedeschi in ritirata, è stato infatti ricostruito solo nel basamento, mentre all'interno della basilica sono state collocate le tre campane recuperate dalle macerie. 

Proclamata 'monumento messaggero di pace' dai club Unesco la basilica potrà essere visitata domenica 15 maggio grazie all’ufficio turistico Walking in the City, in collaborazione con PisaconGuida, in un modo del tutto originale. Il tour permetterà di osservare gli scavi archeologici, di ammirare gli affreschi di Pietro e Paolo di Deodato Orlandi, ispiratosi sia alla Bibbia che alla legenda aurea. Una passeggiata intorno alla basilica farà scoprire segni che ancora oggi lasciano stupiti (Info al numero 050.550100 o tramite mail all’indirizzo [email protected]).

Una visita alla basilica di San Piero rappresenta anche l'occasione per approcciarsi al Parco di Migliarino e San Rossore e Massaciuccoli, considerata la prossimità con la pineta. Una meraviglia naturalistica che si estende sulla fascia costiera delle province di Pisa e Lucca e include il lago tanto caro a Giacomo Puccini, gli sbocchi al mare dei fiumi Serchio, Arno e Morto, ma anche la ex Tenuta Presidenziale di San Rossore, le pinete del Tombolo, di Migliarino e della Macchia Lucchese. Un luogo magico per vivere un fine settimana Ubi Minor per tutta la famiglia. 

Grandi e piccini potranno vivere un pomeriggio di primavera all'aperto in un luogo unico aperto al pubblico tutti i giorni e il cui ingresso si trova nell'area tra Cascine Vecchie e La Sterpaia. Il parco di San Rossore è tornato recentemente alle cronache per il raduno Agesci dell'estate 2014 quando gli scout hanno invaso pacificamente questo luogo magico. Agesci, nel corso della Route Nazionale ha donato al Parco dei dromedari addestrati. Un po' come accadde molti anni prima quando un buon numero di questi animali venne donato alla Tenuta Granducale dal generale Arrighetti, che li aveva sottratti ai Turchi durante la battaglia di Vienna nel 1683.

La restante porzione, tranne che nella parte costiera (il mare cristallino è un lusso per i pochissimi che hanno uno speciale pass), è accessibile gratuitamente la domenica e i giorni festivi. Una volta contattato il centro visite, l'accesso nelle aree interne è permesso a piedi, a cavallo e in bici, anche se molte delle visite guidate si svolgono, su trenini, cavalli e addirittura carrozze. La Macchia Lucchese e il Lago di Massaciuccoli (c'è un servizio di battelli che parte da Torre del Lago) ovviamente sono visitabili liberamente. L'invito, manco a dirlo, è di provare questa emozione naturalistica di ineguagliabile bellezza. 

 

Da non perdere

1) L'ingresso alla Basilica di San Piero a Grado.

2) Una gita in battello sul Lago di Massaciuccoli.

3) Bird watching nella Macchia Lucchese.

4) In carrozza nel parco di San Rossore.

 

Mangiare

Osteria la basilica Una pizza in compagnia, un pasto veloce, una cenetta romantica. Di fronte alla basilica, il gusto è assicurato.

Casale La Sterpaia I prodotti del Parco in un ambiente rustico, una specie di ranch. Ideale per un pomeriggio con la famiglia.

Poldino Non solo il miglior ristorante della zona, ma verosimilmente uno dei migliori della costa toscana. All’interno di uno storico edificio del XIX secolo i colori e i profumi della Tenuta si palesano all'ennesima potenza. Provate il cinghiale, il daino, il pecorino e ovviamente i pinoli, vero e proprio must del Parco e della Pisa a tavola (poldino.com)

 

Sulle note di Domenica Bestiale di Fabio Concato