Da Pisa decolli per lo spazio

San Giusto potrebbe essere la base dei viaggi privati

Lo straordinario «spazioplano» targato Virgin che potrebbe decollare da Pisa entro pochi anni

Lo straordinario «spazioplano» targato Virgin che potrebbe decollare da Pisa entro pochi anni

Pisa, 7 dicembre 2016 - Da San Giusto allo spazio infinito. Non è il titolo di un racconto scritto da Isaac Asimov durante una sua breve visita in Toscana e rispuntato fuori da qualche vecchio cassetto, ma potrebbe essere una nuova rotta del nostro aeroporto tra solo qualche anno. Per ora siamo solo nel campo della ipotesi, ma ci sarebbe anche la base di San Giusto tra i possibili siti scelti da Altec e Virgin Galctic per far partire i primi voli spaziali destinati al mercato privato.

Per ora di certo c’è solo l’accordo tra la multinazionale del vulcanico miliardario Richard Branson e l’azienda tecnologica torinese partecipata da Thales Alenia Space e Asi, l’agenzia spaziale italiana. La collaborazione proposta si baserebbe sull’utilizzo del sistema di volo spaziale targato Virgin, il cosiddetto spazioplano e il suo velivolo vettore, WhiteKnight Two. Quest’ultimo altro non è che il primo stadio del sistema in grado di portare i turisti nello spazio. Come un qualsiasi aereo tradizionale decolla da un ‘normale’ aeroporto trasportando lo spaziopalano fino a un’altezza di circa 15mila metri, dove la navicella potrà accendere il motore a razzo in grado di portarla alla quota operativa programmata per svolgere un volo suborbitale. Da qui si potrà osservare la curvatura della Terra, ma anche il buio dello spazio e si potrà sperimentare l’assenza di gravità. Il tutto per un prezzo non proprio modico: circa 235mila euro.

L’obiettivo è rendere questi viaggi realtà entro il 2020.

L’accordo include anche la realizzazione di un apposito spazioporto sul territorio italiano, che sarà probabilmente realizzato a partire da un aeroporto esistente. Tra i siti in lizza per diventare la porta italiana per lo spazio ci sarebbe anche Pisa assieme a Cagliari, Vicenza e Taranto. "Ancora non abbiamo pensato a dove far partire i voli – tagliano corto da Altec –. Di certo ci sarà bisogno di una base militare".