Sul pullman dei turisti per shopping Uffizi? Meglio gli outlet con le griffe

Cinesi in vacanza a caccia di moda: un fenomeno in continua crescita

Comitive di cinesi all'outlet The Mall (Foto Marco Mori/New Press Photo)

Comitive di cinesi all'outlet The Mall (Foto Marco Mori/New Press Photo)

Reggello (Firenze), 2 maggio 2016 - GLI ZAINETTI rigonfi di soldi portati alla rovescia, schiacciati sulla pancia. I telefonini di ultima generazione stretti in mano, le scarpe da ginnastica dai colori improbabili, le gonne a quadri o a palle, le camicie di taglio trasversale, i pantaloni alla caviglia, capelli lisci e un po’ unti, la mascherina sulla bocca: benvenuti nel magico mondo del gruppo vacanze cinesi diretto agli outlet e agli spacci aziendali delle griffe della moda.

Benvenuti tra quelli a cui i monumenti gli fanno un baffo, tra chi pensa l’Italia come un enorme negozio di occasioni griffate. Benvenuti nel magico mondo dei ricchi orientali che pagano in contanti e che ovviamente sono adorati. «Gli italiani? Qui molti cercano occasioni o l’affare, ma se non lo trovano se ne vanno magari imprecando un po’. I cinesi no. Loro non discutono il prezzo, comprano e basta».

Vacanze toscane: destinazione The Mall a Leccio di Reggello, l’outlet che quasi ogni anno è più grande, nato sulle ceneri del primo ingrosso di Gucci. I cinesi in vacanza lo frequentano più dei musei, sfiorati dagli orientali con la timidezza che ispirano i capolavori. «Qui arrivano anche diecimila persone in un giorno – racconta la commesa – Difficilmente si scende sotto i seimila. E tutti gli stranieri comprano».

Negozi monomarca, griffe internazionali, una accanto all’altra, un prato verde, al primo piano il bar ristorante. Gucci rimpicciolito, Prada ingigantito: «Certo – ammettono dal bar ristorante – tutti vanno da Prada. I cinesi vanno solo lì». La massa di orientali può sedersi, appoggiarci il Mac, accendi e spegni, poi magari pure bere. Si parte dalla stazione dei pullman a Firenze su un bipiano marrone chic, viaggio che costa la bellezza di 14 euro. Da Firenze si parte per Reggello ma anche per l’outlet di Barberino.

Seduta c’è una gioventù meno malinconica di quello che si dice in giro. Distratta, mentre attraversa una città tra le più belle del mondo, parecchio affamata di Made in Italy. «The Mall vuol dire negozi e grandi marchi - spiega un commesso - qualcuno lo sconto lo fa, ma è tutto relativo. Per i cinesi però, comprare qui è sempre un affare». A un gruppo di turisti orientali danno da riempire un cartellino. Tutti insieme si bloccano all’entrata del negozio per scrivere nome e numero di passaporto: è il privilegio del tax free. All’aeroporto riavranno il dodici per cento su quanto speso. Nel toto-negozio vince Prada: una commessa ci sfreccia davanti: «Non mi fermo, ho solo cinque minuti per un caffè, il negozio è sempre affolatissimo».

IL MONDO inizia e finisce esattamente qui dentro. Un via vai pazzesco, colorato, squittente, con frasi veloci e incomprensibili: all’ingresso danno a tutti un numerino che diventa un carrello virtuale: si sceglie l’oggetto si consegna al commesso che depositerà quello scelto già alla cassa col numerino, pronto per essere solo pagato. Libero di scegliere altre cose, tanto sei già segnalato. Benvenuti nel mondo degli outlet con sconti più e meno forti: per comprare e spendere. E restare identici a prima.