Meningite, ora serve chiarezza

Il commento

Gabriele Galligani

Gabriele Galligani

Montecatini, 5 febbraio - «Vaccinatevi». E’ l’unico modo per prevenire la meningite, ci viene ripetuto dalle autorità sanitarie della Regione. Tanti toscani lo farebbero volentieri in questi giorni, ma non è facile. I numeri appositi per le prenotazioni sono letteralmente presi d’assalto e anche chi riesce a prendere un appuntamento se lo vede dare fra un mese a Firenze e ad aprile in Valdinievole. Con le scorte che si assottigliano sempre più. C’è anche chi, come una coppia di Pistoia, sopra i 45 anni, quindi fuori dalla fascia d’età del vaccino gratuito, dopo una giornata passata inutilmente a cercare la protezione immunitaria, ha deciso di presentare una denuncia alle forze dell’ordine. Le fonti sanitarie dicono che non siamo in presenza di un’epidemia. Però di certo c’è allarme. Visto che in questo inizio anno sono già otto i casi meningite registrati in Toscana, con due morti. Anzi sarebbe meglio dire nella valle dell’Arno, da Firenze fino a Empoli, passando per Prato e la Valdinievole, visto che finora i casi si sono concentrati in questo territorio.

Un aspetto da chiarire questo. La Regione ha chiesto aiuto all’Istituto superiore di sanità per capire come mai il batterio del meningococco C colpisca prevalentemente in questa determinata zona. Altro aspetto che sicuramente aumenta i dubbi e le incertezze della popolazione il fatto che i due casi mortali avvenuti a gennaio sono stati di due persone sopra i 45 anni di età, quindi teoricamente al di fuori della fascia considerata a rischio. L’ultimo caso poi, quello del giovane di Bagno a Ripoli, le cui condizioni per fortuna sono in miglioramento, ci ha fatto scoprire che una piccola percentuale di soggetti vaccinati (lui lo era dal 2008) possono non rispondere, così come la protezione immunitaria tende a ridursi col tempo. I medici ci dicono che comunque in questa circostanza, la vaccinazione potrebbe aver avuto un ruolo importante nella reazione alla malattia. Niente allarmismo dunque. Ma anche chiarezza e più vaccini.