Inagibile la scuola di Villafranca, gli studenti vanno in... affitto

Le quattro classi dell’Einaudi vengono spostate in un edificio privato

Il dirigente scolastico Fabrizio Rosi

Il dirigente scolastico Fabrizio Rosi

Villafranca (Massa Carrara), 3 settembre – L’Einaudi di Villafranca chiude. Non per mancanza di studenti, ma per criticità strutturali, che ne pregiudicano la sicurezza. E così le quattro classi dell’istituto professionale saranno trasferite poco distante, in un edificio di proprietà privata. Ma all’Einaudi, istituto compreso nel Belmesseri di Pontremoli, c’erano anche alcune classi del liceo scientifico Da Vinci, che adesso torneranno nel vecchio convento, dal quale erano state tolte alcuni anni fa per emergenza spazi e per motivi di sicurezza. Ieri mattina il salone voltato del Museo etnografico di Villafranca, ha ospitato un incontro dedicato al mondo della scuola, con la presenza del sindaco e alcuni amministratori, rappresentanti della provincia, il dirigente Fabrizio Rosi, alcuni genitori, insegnanti e studenti.

"L’edificio sarà dismesso – ha esordito l’architetto della Provincia Marina Rossella Tongiani –. Il convento tornerà ad ospitare tutte le sue classi e i ragazzi dell’Einaudi invece saranno sistemati in un’aula di 185 metri quadrati, vicino alla scuola attuale". Per le prime settimane saranno costretti a frequentare la scuola nel pomeriggio, nelle aule del liceo, in attesa dell’adeguamento degli spazi. "Nei primi mesi del prossimo anno anno sarà pronta la prima parte del nuovo istituto – ha aggiunto –. Il liceo sarà trasferito nella nuova scuola e il Belmesseri andrà nel convento. Con il ribasso d’asta vorremmo realizzare altre cinque classi al piano terra e questo consentirebbe lo spostamento del Belmesseri".

"Stiamo terminando le verifiche su tutte le scuole – ha aggiunto Norberto Petriccioli della Provincia – nel giro di un paio d’anni avremo tutte le scuole sicure, compreso il Sambuchi di Fivizzano che sarà demolito e ricostruito". "A metà agosto ci hanno detto che la struttura non era sicura – ha commentato il sindaco, Filippo Bellesi –. Le scuole rimarranno a Villafranca, questa è una soluzione provvisoria trovata grazie alla sinergia tra enti. Si tratta di fondi privati e ringrazio Sergio Ghironi e Giovanni Albericci che ci hanno permesso il loro utilizzo». Presente anche Ugo Malatesta, vice presidente della provincia. «Di fronte ad un dato come quello della scuola Einaudi – ha detto – non si poteva fare altro che spostare i ragazzi. Mandarli a Pontremoli significava impoverire un territorio".

Amareggiato ma ottimista il dirigente Fabrizio Rosi. "Abbiamo cercato di trovare soluzioni perché il tempo era esiguo – ha detto –. Attendiamo il liceo da trent’anni. Faccio un appello a famiglie, ragazzi, insegnanti di credere ancora una volta che avremmo questo nuovo polo scolastico. Noi viviamo ogni anno in modo incerto il periodo dell’orientamento: perdere alcuni alunni vuole dire non fare una classe. Ho chiesto cartelloni con la tempistica della costruzione, chiedo che la ditta acceleri i lavori. Il prezzo più alto lo paga il Belmesseri, che non sarà comunque abbandonato. E’ una scuola con problemi di iscrizioni e non posso garantirne la tenuta, se ci saranno ulteriori ritardi".

Monica Leoncini