‘La mia Venezia a Manila’ Marioni, l’archistar amato dagli urbanisti filippini

Quartiere ‘firmato’dal professionista pontremolese

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Pontremoli, 27 aprile 2015 . TUTTO VERO, ma finto: Piazza San Marco, il Ponte di Rialto, il Canal Grande sono cartoline che accendono il sogno dei turisti di tutto il mondo, soprattutto in Oriente. E un architetto pontremolese, seguendo la lezione del miracolo di Maometto, ha avuto l’idea di ricostruire Venezia a Manila, capitale delle Filippine sul mar Cinese. La laguna replicata come una nuova Disneyland, omaggio all’idea della «città ideale» di Leon Battista Alberti, da servire sulla tavola di un’area metropolitana con la più alta densità di popolazione al mondo, intrisa di contraddizioni: antica, moderna, povera e sfarzosa. L’intuizione è stata proposta al magnate filippino Tony Tan Caktiong (proprietario di Megaworld Corporation, leader nello sviluppo immobiliare) dall’architetto sessantenne Paolo Marioni, con studio a Roma, nel 2007. Ed ora quel progetto è diventato realtà perché la prospettiva di costruire una gigantesca matrioska mangiasoldi ad immagine e somiglianza del centro storico veneziano aveva fatto colpo. Anche se questi cloni nel mondo erano già numerosi.

«E’ VERO, ma il Residenze Venice in McKinley Hill a Manila - spiega l’architetto Marioni - riproduce il modello reale senza aggiunte troppo hollywoodiane». Il quadro urbano rubato ai Dogi sfila davanti agli occhi dei Filippini, creando stupore e meraviglia: si accontentano di spiccioli di fascino che diventa familiare e anche poco costoso. Sono sette le torri alte 166 metri del complesso da duemila appartamenti, ognuna ha un nome italiano: Alessandro, Bellini, Caruso, Domenico, Emanuele, Fiorenzo e Giovanni. Una piccola città che fa il verso all’originale anche nello shopping. E ai piedi del complesso è sorta Venezia. « Gli appartamenti delle tower costano 1.500 euro al metro quadrato, meno che in Italia - prosegue il progettista - e sono stati già quasi tutti venduti». I residenti vivono il loro tempo giocando a fare i turisti in Italia. Che fortuna ! Possono fare quotidianamente un romantico giro in gondola lungo il Canal Grande, scambiarsi effusioni con le mogli o le fidanzate, sotto il Ponte di Rialto o passeggiare mano nella mano tra calli e campielli. Peccato che sia solo una fiction dove anche i piccioni potrebbero essere addestrati per evitare il problema delle deiezioni. Ma l’architetto Paolo Marioni è orgoglioso del progetto che ha il pregio di riportare un po’ di romanticismo del vecchio mondo occidentale nel su-est asiatico. Ha registrato anche il progetto Expo Italia-Manila per portare le aziende italiane ad operare nelle Filippine.» Lavorando al Venezia Luxury Residences, mi sono reso conto che mancavano in loco aziende che potessero fornire materiali per la costruzione della replica degli edifici storici, così mi è venuta l’idea di un’expo filippina con i prodotti italiani».

Natalino Benacci