Faccia a faccia tra Logistics & Pain e sindacati: in ballo c’è il futuro di 23 lavoratori

Cgil, Cisl e Uil chiedono alla società di revocare la procedura di licenziamento

Bandiere dei sindacati

Bandiere dei sindacati

Massa, 20 febbraio 2018 - Sono ore decisive nella vertenza che vede i vertici della ditta Logistics & Painting srl da una parte e i sindacati (con i lavoratori) dall’altra. Ieri mattina i vertici di Cgil, Cisl e Uil hanno partecipato all’assemblea dei dipendenti dell’azienda specializzata in verniciatura e sabbiatura all’interno del Nuovo Pignone (o G&E per capirci).

Alla riunione hanno partecipato quasi tutti i dipendenti dell’azienda. Ma gli incontri più importanti si svolgeranno questo pomeriggio quando ci sarà un faccia a faccia tra azienda e sindacati. Per «scaldare l’atmosfera» dalle 10 fino a mezzogiorno i dipendenti L&P faranno sciopero con un presidio all’ingresso del Nuovo Pignone. E un secondo presidio è previsto nel pomeriggio, tra le 16 e le 17. Più o meno alla stessa ora, i dirigenti di Fiom, Fim e UIlm si chiuderanno in una stanza con i dirigenti della società. Sul tavolo ci sarà il fax con il quale i vertici della L&P hanno annunciato ai sindacati l’apertura della procedura di licenziamento per 23 dipendenti: 22 sono al lavoro nell’indotto allo stabilimento G&E a Massa, uno lavora a Firenze.

Facile immaginare che il clima del faccia a faccia non sarà dei più tranquilli. A quanto sembra i sindacati chiederanno preliminarmente alla controparte di ritirare il fax, ovvero di revocare la procedura di licenziamento. Solo successivamente sono disposti ad iniziare a ragionare su come affrontare i problemi evocati dalla società. A quanto sembra la »Logistics & Painting srl avrebbe bisogno di figure professionali diverse dalle attuali per far fronte ai carichi di lavoro disponibili nello stabilimento di Massa del Nuovo Pignone. Si troverà una qualche intesa? Difficile avanzare qualunque ipotesi.

«Prima di tutto la società deve revocare la procedura – spiega Michele Folloni, segretario provinciale Fim – solo successivamente noi siamo disposti a sederci allo stesso tavolo per vedere come venire incontro alle problematiche poste dall’azienda. In sostanze per cercare soluzioni condivise. Devo però dire che non ci aspettavamo il metodo scelto dall’azienda. Sembra una scelta quasi provocatoria. Anche perchè a quanto ci risulta il Nuovo Pignone anche quest’anno garantirà a questa società un carico di lavoro adeguato. Se poi ci sono eventuali e temporanei scarichi di lavoro, si vedrà. Troveremo altri modi per affrontarli, ma prima devono revocare la procedura».