«Hai distrutto la mia auto, ora paga» Truffatori dello specchietto messi in fuga

I due malviventi hanno tentato di raggirare una donna, ma questa volta adducendo la scusa del paraurti danneggiato

Truffa dello specchietto

Truffa dello specchietto

Carrara, 25 marzo 2017 - Due extracomunitari tentano l’ormai famosa truffa dello specchietto rotto, ma la vittima mangia la foglia e li mette in fuga minacciando di chiamare i carabinieri. «Sei venuta addosso con la tua auto alla mia, ho il video che lo prova, devi pagarmi».Si è accorta subito che i due extracomunitari non le stavano raccontando la verità ed ha pensato bene di minacciare di chiamare le forze dell’ordine per farli scappare. Nonostante si sia difesa con lucidità, la donna commenta amaramente quanto accaduto, non tanto per la truffa in sé, ma per la totale assenza di aiuto da parte dei presenti: «Ero davanti a un ufficio pubblico molto affollato. Molta gente ha visto che ero nei guai, ma nessuno si è degnato di darmi una mano. Un’indifferenza assurda». I fatti: due uomini si sono avvicinati al finestrino dell’auto della donna inveendo contro di lei e costringendola a uscire dal mezzo. L’automobilista aveva l’auto parcheggiata e secondo i due lei, nel fare retromarcia, aveva urtato contro la loro auto. «Mi ha sbattuto contro il paraurti, ho il video, ora chiamo i vigili urbani, devi pagare il danno» le hanno detto con fare molto acceso.

La donna inizialmente ha provato a ragionare con i due, ma quest’ultimi non ne hanno voluto sapere. «Ho il video, devi pagarmi» le continuavano a dire. «A un certo punto – racconta la malcapitata – ho deciso di reagire. Ho detto loro che per me non c’erano problemi se volevano chiamare i vigili urbani, e anzi, chiamavo io i carabinieri. Quando ho detto questo ho visto che si sono velocemente calmati e successivamente se la sono data a gambe». La donna ha reagito con lucidità, ma sono in tanti che sono cascati nella trappola dell’auto rotta dopo un piccolo incidente. Molto spesso i malviventi usano lo specchietto come scusante per avvicinarsi alle vittime chiedendo loro di pagare i danni. L’ultimo ad aver fatto le spese con questa truffa è stato un anziano a Avenza che, preso alle strette, ha dato alla sua truffatrice 50 euro per mettere fine a una lite che era nata per un fantomatico colpo alla portiera dell’auto della malvivente.