Vivere senza luce e gas. "Io la casa non la lascio"

La storia di Maria: abita in un palazzo inagibile

Dai sopralluoghi è emerso che la casa è a elevato rischio di corto circuito

Dai sopralluoghi è emerso che la casa è a elevato rischio di corto circuito

Fivizzano (Massa Carrara), 18 agosto 2017 - Un’ordinanza di inagibilità. Lavori che non vengono fatti. Impianti da cambiare. Sono questi alcuni ingredienti della storia che racconta Maria Mazzanti, residente a Equi Terme, nel comune di Fivizzano. Una storia anomala, come la definisce lei, che di certo non vuole abbandonare la casa per cui ha pagato l’affitto da un anno a questa parte. "Mi sono trasferita a Equi perché è un posto che mi piace molto – comincia a raccontare – dopo poco che mi sono stabilita nel palazzo in questione, ho visto fili elettrici a penzoloni, il contatore che non funzionava e allora mi sono rivolta al proprietario, che mi ha promesso di fare i lavori. Ma così non è stato".

E allora Maria non si è data per vinta e ha cominciato a farsi fare diversi sopralluoghi da diversi enti, muovendosi lei in prima persona. "L’elettricista inizialmente aveva messo solo dei nastri isolanti – aggiunge – non sufficienti per un impianto elettrico così vecchio. Io vivo in quell’appartamento da oltre un anno, ho pagato regolarmente l’affitto. Ho evidenziato la situazione al comune, alla Asl, ho chiamato idraulico ed elettricista per farmi fare sopralluoghi. Il risultato? Adesso l’intera palazzina è inagibile e io vivo lì senza gas e luce".

Una situazione paradossale, che però sta arrecando molti disagi alla signora. "Nonostante l’ordinanza di inagibilità – aggiunge mostrando tutta la documentazione – i proprietari non hanno svolto alcun lavoro all’interno del palazzo. Di solito l’uomo affittava gli appartamenti solo in estate, per alcuni mesi, ma io invece ci vivo. Negli ultimi mesi ho dovuto fare la spola tra alberghi e ristoranti, perchè come faccio a vivere senza luce e senza gas?".

Anche il sindaco di Fivizzano ha dovuto emettere una ordinanza di inagibilità sollecitato dalla Asl, visto che non ci sono le condizioni igieniche per vivere in quel palazzo. Ma lei da Equi non se ne vuole andare. "La prima ordinanza di inagibilità è di aprile – aggiunge –, dai sopralluoghi è emerso che la casa è a elevato rischio di corto circuito e che tutto è fuori norma. Adesso ho portato i proprietari in tribunale, perché voglio un contratto in regola e voglio che i lavori vengano svolti. Non c’è pericolo di crollo, quindi io resto a casa, anche se le mie condizioni sono precarie. La vicenda è davvero strana, ma io questa casa non la lascio".