«Commercio, tutto da rifare» Il grido dei negozianti del centro

La presidente Cavazzini invoca un incontro con il Comune

Nadia Cavazzini

Nadia Cavazzini

Carrara, 21 settembre 2017 - I commercianti del centro storico chiedono aiuto al Comune. La presidente di Confcommercio, Nadia Cavazzini, in un comunicato, sollecita l’assessore Andrea Raggi a un incontro, dal momento che i negozianiti ancora non sono riusciti a parlare con un referente dell’amministrazione, nonostante numerosi solleciti. «Per fermare lo svuotamento del centro – scrive Cavazzini –, sono necessari forti interventi da parte dell’amministrazione. La Ztl, poteva essere uno strumento di riqualificazione, ma andava sostenuta con altre misure di rilancio, invece è stata una penalizzazione per chi vuole vivere la città. Inizialmente ero favorevole alla Ztl perché immaginavo che fosse il primo passo verso una nuova visione di centro. Purtroppo le amministrazioni non hanno messo in atto nessuna misura di stimolo e la la zona è andata svuotandosi sia come residenza che imprenditorialmente. Piano piano il centro ha perso vita: qualcuno ha resistito, alcuni esercizi sono aperti, ma soprattutto la clientela più giovane non trova la città commercialmente appetibile. E’ quindi il momento di creare una forte sinergia tra enti pubblici e associazioni di categoria per ricreare delle regole e dare speranza a chi ancora crede nel centro e a chi vuole investire, occupando quei fondi sfitti, pugno nell’occhio oltre che fattore di forte degrado. Per questo i commercianti chiedono a gran voce un incontro al nuovo assessore Andrea Raggi che ancora non hanno visto e che invece deve essere il loro punto di riferimento per l’amministrazione: è doveroso che l’assessore conosca gli imprenditori ed il territorio per cominciare poi a capire quali possano essere le migliori strategie e soluzioni per il rilancio. Accanto ai tanti aspetti critici – sottolinea Cavazzini – non va dimenticato che in città c’è un forte nucleo di commercianti che, tra mille difficoltà e sacrifici, continua a lavorare». La chiusura del presidente di Confcommercio è un misto di realismo ed ottimismo: «Il lavoro da fare è enorme e noi come Confcommercio siamo pronti a fare la nostra parte propositiva nei confronti dell’amminsitrazione: Carrara è una città splendida, ricca di tradizione e potenziale ancora inespresso, questo dato di fatto deve tradursi in uno stimolo fortissimo per la rinascita perché è giusto che residenti e commercianti possano vivere e lavorare in un contesto vivo e questo lo si può fare solo analizzando tutti i fattori e le concause che hanno portato allo scadimento del centro di Carrara».