Apuane, sequestrata cava abusiva

La Procura contesta mancate autorizzazioni per l'escavazione del marmo. Inoltre l'area è sogettta a vincolo paesaggistico

Una cava di marmo (Foto archivio)

Una cava di marmo (Foto archivio)

Massa Carrara, 12 dicembre 2017 - La procura di Massa Carrara ha disposto il sequestro di una cava  sul Monte Sagro, a circa 1.200 metri di altezza in area soggetta a vincolo paesaggistico ed inclusa nel perimetro del Parco regionale delle Alpi Apuane.

Numerose le violazioni contestate all'esercente della cava, tra cui la mancanza di autorizzazione paesaggistica (scaduta dal 2015) e la mancanza dell'autorizzazione all'escavazione di competenza comunale, scaduta quest'anno. I carabinieri della Forestale di Massa hanno accertato, con una serie di sopralluoghi, che il prelievo di materiale era in corso nonostante la diffida a proseguire l'attività estrattiva formulata dallo stesso Comune di Fivizzano nel mese di agosto. Visto che la cava si trova in area contigua al Parco regionale, secondo quanto emerso, sarebbe stata effettuata l'escavazione di materiale lapideo in difformità rispetto al progetto a suo tempo autorizzato, abbassando la quota dei piazzali di ben 12 metri su quanto previsto ed estraendo così in modo abusivo circa 97.000 tonnellate di blocchi di marmo e materiale derivato, ricavando un illecito profitto che ammonterebbe ad alcuni milioni di euro.