Carretta pericolosa e fuori legge Bandita da tutti i porti d’Europa

Nuova operazione della Capitaneria: riscontrate 17 irregolarità

 Capitaneria di Porto

Capitaneria di Porto

Carrara, 19 gennaio 2018 - Ben 17 irregolarità: la guardia costiera di Marina ferma e bandisce da tutti i porti una nave mercantile battente bandiera Sierra Leone. Continua l’intensa attività della guardia costiera sul fronte della lotta alle cosiddette navi sub-standard. L’altro giorno, la nave general cargo denominata “Jaohar Livia” battente bandiera Sierra Leone è stata bandita dalla capitaneria da tutti i paesi aderenti al Memorandum di Parigi (Ue più Russia e Canada). La barca è stata sottoposta a fermo perché non rispondeva ai requisiti minimi imposti dalle convenzioni internazionali sulla sicurezza della navigazione, di condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi imbarcati e di protezione dell’ambiente marino dagli inquinamenti. La visita a bordo, basata su controlli tecnici, operativi e documentali, si è svolta a seguito dell’attività investigativa, svolta dal personale della capitaneria, a sefuito dell’inquinamento delle acque portuali del 9 gennaio. Al termine dell’approfondita ispezione, la nave è stata fermata a causa delle 17 irregolarità riscontrate, di cui 8 motivi di fermo nave, inerenti l’integrità strutturale antincendio dei sistemi attivi e passivi di prevenzione degli incendi a bordo, gestione della security, il sistema di gestione di sicurezza di bordo (safety management system), il livello di addestramento dell’equipaggio assolutamente insufficiente, nonché in materia di tutela ambientale.

L’unità, del tipo general cargo è giunta nel porto di Marina per imbarcare marmo. Al fermo della nave si unisce il provvedimento di bando, che interviene alla fine del fermo nave, dopo, cioè, che l’equipaggio della nave ha ripristinato tutte le carenze riscontrate e dopo che la nave è stata sottoposta ad approfondita verifica da parte dell’amministrazione di bandiera, (Sierra Leone: Dromon bureau shipping) e solo in quel momento di nuovo ispezionata dai militari. Questo tipo di provvedimento di bando è obbligatorio per le navi come la “Jaohar Livia” che battono una bandiera inserita nella cosiddetta “Black list”, poiché ha avuto tre fermi in tre anni. Al mercantile, con tale atto, è stato precluso qualsiasi possibilità di accosto nei porti dei paesi dell’Unione Europea per un periodo di tre mesi. Le attività di controllo sul naviglio battente bandiera estera, si inquadra nelle ispezioni previste dal Memorandum di Parigi del 1982 per una certa percentuale di navi che giungono nei porti nazionali dei governi contraenti, da cui l’acronimo Psc, Port state control, “controllo dello stato del porto di approdo”. Le ispezioni continueranno anche nell’anno appena cominciato e non ci sarà nessuna esitazione, nel fermare tutte quelle navi insicure e non aderenti alle normative internazionali rappresentando, quindi, una reale minaccia per la sicurezza del proprio equipaggio, per la sicurezza della navigazione e per la protezione e la salvaguardia dell’ambiente marino