Auto abbandonate: parte la guerra ai furbetti da parte del Comune

Una trentina di veicoli saranno rimossi: sanzioni per i proprietari

Auto abbandonate

Auto abbandonate

Carrara, 31 agosto 2017 - Auto abbandonate, parte la guerra contro i furbetti. Altre quattro auto sono state rimosse dalla polizia municipale. Procede a ritmo serrato l’operazione di decoro urbano relativa alla rimozione delle auto abbandonate nelle zone pubbliche del Comune. Negli ultimi giorni sono stati rimossi altri quattro veicoli dopo quello portato via la scorsa settimana nel parcheggio di San Martino. In particolare le auto sulle quali è intervenuta la polizia municipale sono una Renault Clio straniera abbandonata in viale Potrignano vicino alla scuola elementare Marconi; una Opel Astra straniera in via Provinciale Carrara-Avenza nel parcheggio di Nazzano; una Mercedes in viale Monzone; e una Renault Express in viale Zaccagna. Intanto sono stati monitorati trenta veicoli che rientrano nell’operazione del Comune che è tenuto a sostenere le spese degli interventi di rimozione, custodia e rottamazione delle auto. Costi che saranno imputati al titolare del mezzo, a cui la polizia municipale risalirà attraverso il numero di targa o il numero di telaio. «Oltre a queste spese – si legge in una nota del Comune – , i proprietari saranno raggiunti da una sanzione amministrativa con invito a presentarsi per occuparsi dell’auto. Nel caso non dovessero presentarsi, l’amministrazione comunale ricorda che la polizia municipale procederà con l’invio delle ingiunzioni di pagamento. Per quanto riguarda i mezzi abbandonati in aree non di proprietà comunale, come per esempio parcheggi privati, palazzo civico fa sapere che se ne sta occupando l’ufficio ambiente. Infine, restando sulla questione decoro urbano, l’amministrazione è impegnata anche su altri fronti. Uno di questi è legato all’adesione alla piattaforma DecoroUrbano.org che permetterà a tutti i cittadini di segnalare all’amministrazione e ad Amia cosa non va in tema di rifiuti, dissesti stradali, zone verdi e incuria».