cave di marmo
Carrara, 3 dicembre 2016 - La sicurezza sul lavoro. Confidustria apre una riflessione seria, lontana dai clamori del momento. Una riflessione a freddo che porti finalmente un risultato. Non è sull’onda dell’emozione che si possono trovare i rimedi e le strategie per un tema tanto delicato a cui sono legate le vite dei nostri lavoratori del monte. Pertanto gli industriali si tirano fuori dal coro di polemiche e di accuse che ogni volta scoppia l’indomani di una tragedia per placarsi in un nulla di fatto. Da qui la necessità di un lavoro congiunto di industriali, istituzioni, Comune, Regione, ma anche corsi di formazione per gli stessi addetti ai lavori che devono essere sicuramente più informati e più formati sul difficile e delicato mestiere del monte, dove abbassare la guardia anche una frazione di secondo non perdona e può davvero essere fatale. Da qui un comunicato di Confindustria che chiede rispetto per chi lavorando ha perso la vita: «L’ultimo tragico incidente nelle cave – si legge in una nota degli industriali – ha messo di nuovo a dura prova il temperamento e la tenacia della nostra comunità che, con mestizia, si è stretta attorno al dolore dei familiari. Nessuno, di fronte alla serie di incidenti di questi ultimi quindici mesi vuole o può sentirsi in pace con se stesso. Dovremmo essere tutti convinti che occorre reagire con decisione e fermezza, mettendo da parte rivalità e rancori; ancora una volta, tuttavia, non sono mancate voci fuori dal coro che hanno usato la tragedia di Torano come pretesto per lanciare accuse farcite di espressioni inopportune che seminano solo rancori. Confindustria Livorno Massa Carrara ritiene che, in frangenti come questo, il rispetto per il dolore dei familiari di Mauro debba prevalere su tutto, e si limita ad osservare che sono state dette tante cose non vere alle quali replicherà prossimamente, quando ci saranno le condizioni per affrontare con la necessaria lucidità, un tema importantissimo come quello della sicurezza del lavoro nelle cave».