I cavatori “marciano” su Firenze contro il piano del paesaggio

Manifestazione in contemporanea con i lavori in consiglio regionale previsti per mercoledì mattina

Il mondo delle cave in rivolta per le nuove norme sulle concessioni

Il mondo delle cave in rivolta per le nuove norme sulle concessioni

Carrara, 24 marzo 2015 -  Piano paesaggistico: mercoledì mattina il passaggio in  consiglio regionale. Si va verso l’approvazione. Entusiasta il governatore Enrico Rossi. Ma i cavatori e i lavoratori del marmo annunciano una marcia su Firenze, davanti alla sede del Consiglio Regionale dalle ore 10, in contemporanea con i lavori in aula. Secondo i lavoratori e il coordinamento delle imprese lapidee apuo-versiliesi «il testo che va in discussione stravolge il lavoro che la VI commissione aveva pazientemente messo insieme. I lavoratori chiederanno ai consiglieri di non votare un testo che non conoscono, frutto di compromessi al ribasso, concessioni dell’ultimo minuto del Governatore Rossi all’ideologia dell’assessore Marson e del suo gruppo di intellettuali».

Rossi  ha già esposto oggi, martedì,  davanti al consiglio regionale le modifiche concordate con il ministero dell’Ambiente. «A Roma – dice Rossi – abbiamo migliorato il lavoro, rendendolo più leggibile e preciso. Il volto della Toscana è il suo paesaggio. Abbiamo il compito di assicurare lavoro e sviluppo, ma anche il dovere di mantenerlo e tutelarlo. Ho lavorato quattro giorni al ministero e poi tutta la notte scorsa ma ora sono soddisfatto. Il risultato finale è migliore di tutti i lavori parziali fatti finora». Non la pensano così gli industriali apuo-versiliesi che bocciano il piano su tutta la linea. «Il piano approvato a luglio 2014, modificato dalla giunta, modificato dalla commissione regionale è stato azzerato – dicono dal coordinamento delle imprese lapidee –. Il testo è inaccettabile e di inaudita gravità. Le attività esistenti cessano con le autorizzazioni in corso, poi la definitiva chiusura».

Coro di «no» anche da parte dell’opposzione in consiglio regionale. «No allo strumento del Piano del paesaggio con un emendamento che non conosciamo», dice il forzista Nicola Nascosti. Gli fa eco il suo capogruppo Giovanni Santini: «Ad ora i consiglieri non hanno ricevuto l’ultima, ennesima versione, sulla quale dovrebbero votare».