La Lunigiana si ferma per l’ultimo abbraccio al quindicenne annegato in piscina: oggi lo straziante addio a Pietro

La tragedia nella villa dei marchesi Dosi

Pietro Ravera il giorno della Cresima

Pietro Ravera il giorno della Cresima

Carrara, 26 agosto 2014 - HA LASCIATO una commovente eredità di affetti e di speranza donando gli organi a quattro persone che ora avranno un futuro migliore. La Lunigiana si ferma commossa per dare l’ultimo saluto a Pietro Ravera, il quindicenne che ha lottato inutilmente per sopravvivere al malore in piscina e che non gli ha lasciato scampo, nonostante l’intervento del 118 che sul momento lo ha rianimato e le premurose cure dei medici al reparto di Rianimazione dell’ ospedale di Carrara.

Travolto da un destino crudele, lascia un messaggio di solidarietà che non può essere dimenticato, così come la tragedia che ha spezzato la sua giovane vita. I funerali dello sfortunato ragazzo si svolgono oggi alle 16 nella Cattedrale di Pontremoli, dove meno di tre mesi fa aveva ricevuto il sacramento della cresima dal vescovo Monsignor Giovanni Santucci assieme ad altri coetanei di Pontremoli, la città in cui era domiciliato assieme ai suoi genitori che lavorano come custodi alla settecentesca Villa Dosi. Di origine polacca, Pietro era stato adottato circa tre anni fa da Giorgio Ravera, 54 anni e dalla moglie Andreina. Era un adolescente dal carattere riflessivo e cortese, che quest’anno ha frequentato la terza media all’Istituto “Ferrari. Aveva imparato presto l’italiano ed era appassionato di basket, spesso andava in palestra a giocare con i compagni. Qualche mese fa era stato raggiunto da Martino, 13 anni, anch’egli adottato dai Ravera allo stesso istituto di Danzica. L’illusione che Pietro potesse cavarsela è stata presto cancellata dalle gravi condizioni in cui è arrivato con Pegaso prima all’Opa e poi alla Rianimazione di Carrara dove nel pomeriggio di sabato i medici ne hanno accertato la morte cerebrale dando il via alle procedure dell’espianto, dopo il consenso generoso dei genitori.

Era trascorso troppo tempo dal malore all’arrivo dei soccorsi che lo hanno ripescato dalla piscina e nonostante la riattivazione del battito cardiaco c’era il rischio che il giovane avesse riportato danni cerebrali per la mancanza di ossigeno. L’équipe chirurgica ha prelevato il fegato e i reni che offriranno un futuro migliore a due bimbi di 2 anni e mezzo (Bergamo) e uno di otto ( Pavia), a una giovane di Bari e a un adulto di Roma. Nel pomeriggio di ieri in Duomo a Pontremoli è stato recitato il rosario alla presenza dei famigliari e dei conoscenti. Il sindaco Lucia Baracchini, a nome della città sé recata a porgere le condoglianze alla famiglia.”Commovente l’esempio dei genitori che in una situazione drammatica hanno compiuto un gesto d’amore e di carità cristiana verso il prossimo che ha bisogno” ha commentato. Anche i marchesi Dosi, datori di lavoro dei genitori dello sfortunato ragazzo, hanno manifestato cordoglio e vicinanza alla famiglia. Il feretro arriverà stamani all’obitorio dell’ospedale di Pontremoli e poi in Cattedrale per l’estremo saluto. Al termine delle esequie si formerà un corteo funebre per il cimitero di Pieve di Bagnone, il paese da cui proviene la famiglia Ravera. .