Trova la donna con l’amante e lo riempie di botte: condannato

La sentenza ieri mattina. La pena, sospesa, è di un anno e 4 mesi di reclusione

 Il giudice Giovanni Sgambati (foto di repertorio)

Il giudice Giovanni Sgambati (foto di repertorio)

Massa, 18 maggio 2016 - Ha trovato quella che considerava la sua donna a letto con l’amante, ha aggredito il rivale picchiandolo selvaggiamente e ieri mattina il giudice l’ha condannato. E’ finita così una storia a tinte miste (rosa e nero) cominciata nel 2013. Protagonista indiscusso della storia un massese già noto alle forze dell’ordine. Una sera l’uomo è ritornato a casa dalla sua convivente.

Ma, particolare molto importante, è rientrato prima del previsto e senza avvisare nessuno. Forse ha fatto male, chissà. Difficile dirlo. Comunque sia, appena ha aperto il portone, ha sentito dei rumori molto particolari, ma inequivocaboli, provenire dalla camera da letto. Sconvolto, è entrato di corsa nella stanza e ha trovato la convivente che faceva sesso con uno sconosciuto (almeno per lui).

La reazione dell’uomo tradito è stata spietata. Furibondo, ha aggredito il rivale. E mentre la donna fuggiva completamente nuda, l’ha massacrato di botte. Tanto che quando l’hanno trasportato al pronto soccorso, i medici gli hanno dato 50 giorni di prognosi. Quando è uscito dall’ospedale, l’uomo ha naturalmente denunciato chi l’ha picchiato. Dopo diverse udienze, ieri mattina il giudice Giovanni Sgambati ha letto la sentenza. Il convivente tradito è stato condannato ad un anno e 4 mesi di reclusione. Pena sospesa.