Ombrelli in treno, pendolari divisi: fa discutere il «caso mediatico»

Il gestore del gruppo Facebook critica chi ha cercato «notorietà» FOTO / PIOVE ANCHE DENTRO I VAGONI

IL SIMBOLO Una delle immagini postate su Facebook

IL SIMBOLO Una delle immagini postate su Facebook

Lucca, 19 novembre 2014 - LA PROTESTA dei pendolari corre sui social network a una rapidità tale da non ammettere correzioni in corsa. Così il post su Facebook di lunedì mattina ha scatenato, ancora una volta, un caso mediatico di enormi proporzioni, come era già avvenuto nel novembre dello scorso anno. Il gruppo chiuso «I problemi della Linea FS Pisa-Aulla» su Facebook con i suoi 809 iscritti ha sicuramente il primato della tempestività. Ma c’è anche il gruppo «Assemblea Pendolari Lucca-Pisa» con 687 membri. Alcuni pendolari fanno parte di entrambi i gruppi. Non mancano poi i riscontri immediati su Twitter, per esempio con gli hashtag #salviamoipendolari #frenitalia #piovegovernoladro.

 

IL GIORNO dopo l’esplosione del nuovo caso nel gruppo più partecipato si riflette su quanto avvenuto, anche con toni di autocritica. Il post con le tre foto, messo in rete da Chiara Dea Landi alle ore 7:52, è stato ripreso da buona parte dei mezzi di informazione locale ma anche regionale. Al punto da aver costretto Trenitalia a rispondere già nel pomeriggio di lunedì alle 17,19. I pendolari però vanno oltre e chiedono, giustamente, non un’attenzione spot, limitata e legata al caso emblematico, ma un’inchiesta e un’attenzione costante, perché i problemi sulla linea fra Lucca e Aulla, ma anche sul tratto fra Lucca e Pisa non si esauriscono ai soli giorni di pioggia, quando magari l’acqua riesce a penetrare in una carrozza. Problemi che riguardano non soltanto i treni ma anche la situazione delle stazioni ferroviarie. Il dibattito interno al gruppo Facebook nel frattempo ha assunto anche qualche nota critica, soprattutto nella serata di lunedì. Michel Rocchiccioli, amministratore del gruppo chiuso «I problemi della Linea FS Pisa-Aulla», ha scritto tra l’altro: «C’erano due bus di supporto pronti a partire da Piazza che erano stati messi li dopo un atto vandalico di ieri ad una carrozza. Se il capotreno fosse stato avvertito e avesse fatto storie bastava scriverlo qui! E un provvedimento disciplinare sarebbe arrivato subito».

 

INVECE Luca Dini ha subito replicato: «Da Piazza? Ma noi eravamo già a Fosciandora... sarebbe stato un disagio vero con ritardo di ingresso a lavoro». Rocchiccioli ha replicato: «Ma credo il problema, Luca, era anche a monte e non solo a Fosciandora». A sua volta Dini ha scritto: «No, il problema è stato notato dopo Castelnuovo».

 

NUOVA replica di Rocchiccioli: «Comunque sicuramente si poteva risolvere, peccato che qualcuno preferisca la notarietà che aiutare a risolvere i problemi di questa linea!» Chiamata in causa è allora arrivata la precisazione di Chiara Dea Landi, l’autrice delle foto e del primo post: «Confermo perché ero lì e ha iniziato dopo Castelnuovo. Le persone che sono salite a partire da Piazza che sono sempre con me non hanno detto niente». A lei Rocchiccioli ha risposto: «Comunque avete sbagliato! Punto! Per me il discorso finisce qui!» Anche Oscar Pieroni è intervenuto scrivendo, sempre lunedì sera: «Domani mattina monta sul 6955 che se ne parla. PS se piove porta il silicone!». Rocchiccioli ha subito risposto:«Oscar sono a lavoro io a quell’ora io non devo dire niente a nessuno! L’ombrello mi sembra un’esagerazione punto! Ho visto spesso infiltrazioni sempre segnalate a Trenitalia e non ho mai aperto l’ombrello». Alla fine Luca Dini ha invitato tutti alla calma scrivendo: «Michel (Rocchiccioli) lavora per tutti noi (e nel suo tempo libero e ovviamente a gratis) e ha fatto qualcosa che nemmeno era pensabile! Il suo punto di vista va rispettato non solo per questo, ma perché la sua ottica di evitare polemiche inutili è giusta. Mi sento però di dire che le foto non sono nate con spirito polemico, ma soprattutto goliardico finendo comunque per segnalare un disagio (piccolo) reale».

ULTIMO BOTTA e risposta tra Michel Rocchiccioli: «Stamani avevo problematiche a lavoro da risolvere, il disagio lo comprendo e spesso le ho viste io stesso le infiltrazioni. Aprendo gli ombrelli mi hanno assaltato di richieste di informazioni! Andava bene la foto senza gli ombrelli. Ringrazio tutti coloro che stamani mi hanno fatto passare una mattinata molta intensa!» Chiara Dea Landi ha chiuso: «Infatti Michel le foto con l’ombrello sono state fatte solo per fare una segnalazione più forte dato che non è la prima volta che succede. Io sinceramente come ti ho già detto le ho fatte in buona fede per fare una segnalazione non certo per far nascere una polemica. Stop».

P.Man.