Mezza maratona al keniota Kisorio

Oltre duemila i partecipanti alla corsa lucchese / FOTOGALLERY

La partenza della corsa (foto Regalami un sorriso onlus)

La partenza della corsa (foto Regalami un sorriso onlus)

Lucca, 4 maggio 2015 - E’ stato un keniota - Kimeli Hosea Kisorio - ad oltrepassare per primo il traguardo della Lucca Half Marathon. Con un’ora un minuto e 59 secondi infatti, l’atleta ha battuto tutti. Manco a farlo apposta, il "pettorale" che indossava era proprio quello del numero «1». Una premonizione? Ma al di là degli aspetti più prettamente curiosi, c’è da dire che quest’anno la Mezza Maratona lucchese ha davvero colorato la città e soprattutto ha avuto un successo straordinario con ben 2.082 iscritti. L’organizzazione ha evitato anche problemi logistici dovuti al fatto di dover bloccare la circonvallazione. Complice forse l’ora (la Mezza Maratona è partita alle 9 di ieri mattina) e forse la possibilità comunque di avere delle corsie di ritorno per poter arrivare ad alcuni parcheggi lungo la circonvallazione e vicini alle Porte della città, come ad esempio Porta San Pietro, i disagi sono stati pressoché ridotti al minimo.

Unico vero pugno nell’occhio notato anche da non poche persone, è stata l’assenza di cesti dei rifiuti lungo il percorso della maratona che avrebbero permesso di evitare uno spettacolo che ha avuto molto di indecoroso. Sia sulla circonvallazione che in centro storico, ma anche sulle Mura, centinaia di bottigliette di plastica e cartine di merendine sono state letteralmente abbandonate lungo il percorso della mezza maratona. Non certo un bello spettacolo, soprattutto perché in molti casi i turisti come i lucchesi si sono trovati a passeggiare per le strade della città scansando le bottigliette di plastica finite ovunque. Sono scattate anche telefonate di denuncia proprio alla polizia municipale.  Un dettaglio non certo da poco, e naturalmente un problema non imputabile più di tanto ai partecipanti che - è chiaro - non avevano a disposizione niente per potersi disfare delle bottigliette d’acqua o delle arance le cui bucce sono finite sull’asfalto un po’ ovunque. Magari però c’è chi fa notare che se fossero stati installati - dall’organizzazione come dal Comune o da Sistema Ambiente - alcuni cesti che ad esempio vengono utilizzati anche per i grandi eventi, forse uno spettacolo del genere si sarebbe potuto evitare. Tant'è.

Ma tornando allo spettacolo ed alla festa, perché di festa si è trattato, sul palco prima della partenza è salito anche l’Arcivescovo monsignor Castellani per la benedizione, mentre tanti gli eventi collaterali, a partire anche dalle band che hanno allietato il percorso e reso meno faticosa l’impresa per tutti gli iscritti. Una vera festa insomma, che ha permesso di vivere appieno la città.