Il senzatetto che dorme e mangia nel parco giochi dei bimbi

Da mesi i genitori segnalano la situazione, ma nulla cambia

Un parco giochi

Un parco giochi

Lucca, 4 marzo 2015 - «L’orso non lo stana nessuno è in letargo (ore 9,34)». E’ l’ironico messaggio che accompagna la foto scattata ieri mattina (all’ora indicata) al parco giochi di via Bacchettoni e inserita come segnalazione di degrado sulla pagina Facebook di «Alessandro per Lucca» da Domenico Bertucelli. Come si vede, indicato dalla freccia nella foto qui a fianco, il «senzatetto» segnalato ormai da almenotre mesi al Comune da molti genitori continua tranquillamente a utilizzare uno dei giochi per bambini come dormitorio. E anche come zona per consumare i propri pasti e i propri bisogni corporali. Sembra incredibile, ma nessuno è ancora riuscito a trovare una soluzione adeguata, vuoi per un giaciglio più consono al «barbone», vuoi per garantire un’igiene migliore ai bambini che frequentano il parco giochi ogni giorno. Della situazione di degrado ci eravamo occupati tre mesi fa, nei primi giorni di dicembre, segnalando appunto il senzatetto che dormiva dentro il castelletto di legno denominato «Taverna dell’orso» sul quale amano arrampicarsi e giocare decine e decine di bambini.  Alcuni genitori si sono trovati in varie occasioni davanti al poco gradito «ospite» che - senza scomporsi più di tanto - è rimasto anche per alcune decine di minuti steso sul pavimento a godersi l’aria del mattino. Poi, verso mezzogiorno, si è alzato, ha ripiegato le sue coperte, e se n’è andato. «Questa persona – sottolineano alcuni genitori – dovrebbe essere aiutata e non lasciata qui a dormire in un parco pubblico che viene utilizzato dai bambini. Ci sono anche problematiche igienico sanitarie non trascurabili». Dal  Comune erano arrivate promesse di intervento, ma a quanto pare la situazione non è cambiata in tre mesi. Il senzatetto continua imperterrito a mangiare e dormire nella struttura ricreativa per bambini in via dei Bacchettoni e non ne vuole sapere di abbandonare la zona, dove peraltro lascia una scia di inequivocabile sporcizia e degrado.