Agricoltura, settore che affascina: 80 giovani sognano di aprire l'impresa

Valle del Serchio, annuncio di Coldiretti alla giornata del ringraziamento

La festa del ringraziamento in Garfagnana

La festa del ringraziamento in Garfagnana

Lucca, 1 dicembre 2015 - SONO 82 i giovani con meno di 40 anni che sognano di aprire un’impresa agricola o di migliorare, per chi subentra, quella che gli hanno lasciato genitori, nonni ed avi, con un incremento di almeno cento posti di lavoro sul territorio. Tanti, tantissimi gli aspiranti imprenditori in tutta la Toscana dove complessivamente sono state presentate, alla Regione Toscana, 1.762 domande, più del doppio rispetto al precedente bando (erano state 634). Lo ha reso noto Coldiretti Lucca in occasione della Giornata del ringraziamento che si è tenuta a Castelnuovo Garfagnana, con la presenza di numerose autorità tra cui l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi, il sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi, il sindaco di Careggine Mario Puppa. Ma i veri protagonisti sono stati loro, i giovani imprenditori agricoli della Provincia di Lucca. «UNA NUOVA generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori – spiega Eleonora Bacci, delegato giovani impresa di Coldiretti Lucca – è pronta a sporcarsi le mani, a valorizzare le nostre tradizioni, a creare lavoro, valore aggiunto per il territorio dove sceglieranno di vivere e lavorare, a difendere la cultura, la storia, la bellezza e la salute dei luoghi. Questa è la generazione della svolta digitale che porterà nelle nostre campagne quel tocco di modernità ed innovazione necessario per un nuovo salto in avanti».  L’altro tema della giornata è stato il consumo del suolo. Un tema molto sentito in provincia di Lucca dove il 7,2 per cento della superficie complessiva (il secondo valore più alto in Toscana dietro Livorno e Pistoia), è occupato da case, strade ed infrastrutture. «Per proteggere il territorio ed i cittadini – ha detto Cristiano Genovali, presidente di Coldiretti Lucca – occorre partire difendendo il nostro patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile dall’avanzare della cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali: la strada che ha preso la Toscana è ora quella giusta». Coldiretti stima che il bando attiverà investimenti per diversi milioni nella sola provincia di Lucca tra la Garfagnana e la Versilia e almeno un centinaio di posti di lavoro, ma potrebbero essere di più se la Regione Toscana modificherà il piano finanziario inizialmente previsto aumentando le risorse destinate al bando