Vittima di baby bulli a 15 anni, tenta anche il suicidio

Una lunga serie di minacce, botte e vessazioni tra Pisa e Lucca

Baby bande (Newpress)

Baby bande (Newpress)

Lucca, 30 settembre 2016  - Quasi due anni di violenze, estorsioni, botte e minacce. Poi i suoi aguzzini le hanno puntato un coltello alla gola, costringendola a seguirli in un parco. Lì viene stordita. Si risveglia seminuda, con i jeans infilati al rovescio, sporchi di sangue. E in testa un grande vuoto. È l’ultima puntata del calvario di una 14enne residente a Lucca che da settembre 2015 è vittima di un branco di bulli incontrati fra i banchi di una scuola della Piana lucchese. Così la sua vita si è diventata un incubo. La ragazzina ha provato a mettervi fine prima trasferendosi in un istituto di Pisa, poi tentando il suicidio.

Per ben quattro volte. La lista delle vessazioni denunciate è un bestiario di cattiverie: botte, insulti e lettere minacciose. I baby aguzzini, sicuri del suo silenzio, sono arrivati a pretendere 1.800 euro: la 14enne pur di accontentarli ha rubato la carta di credito della madre. Senza mai dire nulla né ai professori né in famiglia.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, lo scorso agosto: la 14enne torna verso casa dopo aver salutato le amiche al parco. Il branco la bracca. Uno dei ragazzi le punta un coltello alla gola e la costringe a seguire i suoi amici, le tappa la bocca con un tampone imbevuto: lei sviene e al risveglio si trova seminuda e sporca di sangue. Dopo lo choc trova la forza di raccontare tutto alla madre e denunciare i suoi aguzzini mettendo i loro nomi su tre denunce. Un romanzo criminale, sul quale adesso indagano i carabinieri.