Barista palpeggiata, l'arrestato nega: "Non le ho messo la mano negli slip"

L'uomo si difende dalle accuse: "Cerco testimoni dell'episodio"

Carabinieri

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Lucca, 18 gennaio 2017 - Non ci sta David Pacini il 61enne arrestato sabato sera dai carabinieri per atti sessuali nei confronti di una giovane barista in un locale del centro storico. Respinge le accuse e vuole difendersi nel merito, possibilmente con l’aiuto di qualche testimone che ha assistito all’episodio incriminato. L’arresto per atti sessuali è stato convalidato lunedì mattina dai giudici del collegiale che l’hanno rimandato a casa ma hanno intanto disposto per lui il divieto di avvicinamento alla ragazza e al locale dove lei lavora. Il processo è stato rinviato al prossimo 13 febbraio, sempre davanti al tribunale collegiale di Lucca, su richiesta del suo difensore, l’avvocato Carlo Alessandro Vaira.

«Contesto integralmente la versione fornita dalla ragazza – afferma il 61enne in una lettera affidata al suo avvocato – in quanto non è vero che io ho infilato la mano sotto i pantaloni fino negli slip. A tal fine faccio appello a tutti quelli che erano presenti nel locale in quel momento affinché si mettano in contatto con me all’indirizzo mail [email protected] per testimoniare quello che hanno visto e sentito. In particolare mi rivolgo alla signora propruetaria del cane e a suo marito, in quanto si trovavano proprio di fronte a me al momento del fatto. Inoltre, ero assolutamente sobrio e tranquillo e non in preda ai fumi dell’alcol come è stato scritto».

«Io ho l’abitudine – conclude David Pacini nella sua lettera sfogo – di fare una bevuta nell’orario prima di cena al bar in questione e starmene seduto su uno sgabello in silenzio a leggere il giornale, come sanno bene tutti quelli che mi conoscono. Solo talvolta faccio qualche battuta. Non comprendo pertanto per quale ragione io sia stato descritto come una persona appiccicaticcia e addirittura molesta».