La parabola del pelo

Il commento del caposervizio della redazione di Lucca

Il caposervizio della Nazione

Il caposervizio della Nazione

Lucca, 23 agosto 2015 - Alcune notizie di questi giorni, sono stranamente legate fra loro da vari modi di dire (stavolta non solo lucchesi) che contengono però la stessa parola. Questa spiegazione è complicata? Forse. Ma non voglio farvi arruffare troppo il cervello, quindi vado subito al sodo per farvi capire di cosa sto parlando, premettendo che si tratta solo di un modo divertente per parlare di attualità. Iniziamo dalla fame di lavoro, che è sempre molto alta. La Lucca Holding, società partecipata dal Comune, per gestire le multe relative al codice della strada ha indetto una selezione per assumere un addetto al servizio.

Lì per lì non avevo pensato a nulla di bizzarro, poi un conoscente mi ha telefonato per farmi notare un dettaglio non da poco. L’avviso è stato pubblicizzato attraverso i giornali l’8 agosto (mentre la pubblicazione ufficiale del bando sul sito istituzionale risale al 9). La scadenza per presentare la domanda? Il 21, quindi nemmeno due settimane dopo. «Ma lo sai - mi ha riferito l’amico - che a presentare tutto in tempo ce l’ho fatta per un pelo?». Ora, cari lettori, vi pongo un quesito: non vi sembra strano che un’opportunità del genere venga data nel cuore dell’estate e a ridosso di Ferragosto? Sembra quasi sia stato fatto apposta. Ma no via, non pensiamo male...

E veniamo all’emergenza profughi. Anche nella nostra città la situazione comincia a diventare incandescente. Al di là delle critiche di alcuni (perché un gruppo di migranti sono ospitati in un bed & breakfast con piscina e calcetto a Nozzano) finora pensavamo semplicisticamente che il centrosinistra fosse a favore dell’accoglienza e il centrodestra contrario. Ci eravamo sbagliati: a parte la polemica sui numeri eccessivi di arrivi nell’Oltreserchio, la sollevazione del Pd ha fatto capire che quando si intaccano certe zone del territorio, non c’è partito che tenga. Ovvero, alla sicurezza ci teniamo tutti: insomma, al di là della facciata, su certe questioni alla fine siamo (chi più chi meno) dello stesso pelo... Passiamo al centro storico. E’ ufficiale, da ottobre il mercato ambulante sarà trasferito in via delle Tagliate e dirà addio a via dei Bacchettoni. L’attuale ubicazione è infelice, quella in periferia di più. Sarebbe stato meglio che i banchi fossero spostati in un’altra piazza o strada all’interno delle Mura, perché la città verrà svuotata di un’altra funzione. A suon di andare avanti così, il centro storico rischia... di lasciarci il pelo.

Infine la politica: per fortuna sono passati i tempi in cui i panni sporchi si lavavano in famiglia: stanno emergendo sempre più le opposte visioni sui risultati fin qui raggiunti dalla giunta Tambellini (il contraddittorio-scontro tra il sindaco e i renziani guidati dal senatore Marcucci è ormai alla luce del sole) così come anche in Forza Italia e dintorni, la base non esegue più ordini né è disposta a prendere direttive dai vertici. Finalmente: perchè un patto fra azzurri e Democratici per spartirsi i posti in Provincia con una lista unica (in vista delle prossime elezioni) mica era digeribile. Chi ha i numeri governi, chi non li ha faccia una sana opposizione senza pretendere posti e strapuntini: preferiamo confronti aspri tra due schieramenti, non inciuci. Aspettate un po’, c’è una frase ancora più efficace: è meglio chi fa sempre il pelo... e il contropelo.

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