Alberi tagliati: valanga di proteste. Pesanti accuse al Comune e all’Asl

Dopo gli ambientalisti scendono in campo anche alcuni politici

Un estremo del cantiere per la realizzazione della strada fra l’ospedale San Luca e la via Romana

Un estremo del cantiere per la realizzazione della strada fra l’ospedale San Luca e la via Romana

Lucca, 27 aprile 2015 - Dolore, vergogna, ma anche molti dubbi sulla procedura seguita. Il taglio del bosco a San Filippo, legato al passaggio della nuova strada di accesso all’ospedale «San Luca», sta creando un coro di dissenso, oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica da parte delle associazioni culturali e ambientaliste a cominciare dal Wwf. «Hanno distrutto un bosco costituito da pioppi e soprattutto da alberi di elevato valore conservazionistico, storico e paesaggistico come gli ontani e le farnie, che sono le rare querce delle aree umide. Ancora più grave – spiegano gli ambientalisti – e da considerare proprio un atto barbarico, che neppure nei paesi meno evoluti è pensabile, questo taglio è avvenuto in periodo di riproduzione della fauna selvatica. L’area tagliata presenta le stesse caratteristiche del vicino sito di importanza comunitaria “Boschi di Verciano, Padule delle Monache” ed è in connessione con esso. Il bosco era piccolo ma ricco di biodiversità, era un polmone di vita e di benessere. Era perfetto accanto ad un ospedale, perchè dava serenità. Era un’ontaneta, umida per definizione, memoria di ciò che era il territorio di un tempo con canali di acqua pulita ricchi di quelle piante acquatiche che ormai sono unicità». Ci sono molti dubbi sull’operazione che dovrebbe seguire precise procedure e comprendere la valutazione ambientale legata al taglio degli spazi boschivi.

Il consigliere comunale Laura Giorgi (Movimento 5 stelle) è molto critica. «Ho letto della distruzione del bosco a San Filippo avvenuta il 24 aprile. Non ci sono parole di commento. La voce si ferma in gola. Sono originaria di San Filippo dove ho vissuto fino a 17 anni, dove è nato mio padre e tutta la sua famiglia di origine. Ho visto colate di cemento nei campi dove andavo a correre e a mangiare le “salicchie” e talora anche a lavarmi i piedi nelle fosse. Ho visto quello che Celentano descriveva “In via Gluk”. Erano i tempi della crescita economica e della distruzione incontrollata del territorio. Non posso credere che oggi un’amministrazione, anche se sciatta e scomposta come questa presente a Lucca, possa avere compiuto un atto simile. Oltre al cimitero inutile e straziante di alberi vilmente abbattuti, si osservavano uccelli disorientati e disperati che lanciavano richiami e volavano intorno a quelle chiome sdraiate, alla ricerca di nidi distrutti. Questo non è ammissibile».

"Troppi dubbi e nessuna spiegazione istituzionale: è questa la situazione che, a Lucca, sta destando proteste sulla realizzazione della viabilità tra il nuovo ospedale San Luca e la via Romana ad Antraccoli, con tanto di esposto pronto da parte delle associazioni ambientaliste e dei comitati. Ma allora, come mai non si sente sillaba dall’Asl, ad esempio? O dagli enti locali territoriali? Cosa sta realmente accadendo?» E’ quanto si chiede il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai, che sulla vicenda intende vederci chiaro, tanto da annunciare come imminente un sopralluogo nell’area per verificare lo stato dei lavori e confrontarsi con i cittadini. «Metterò appena possibile in agenda un passaggio nella zona dove – spiega Mugnai – a quanto mi si riferisce gli abbattimenti degli alberi stanno procedendo in maniera più che massiccia malgrado le obiezioni della cittadinanza e senza fornire né risposte, né spiegazioni, né occasioni di confronto. La creo io l’occasione e intanto invito l’Asl di Lucca, il Comune e la Provincia a fornire eventuale documentazione di valutazione d’impatto ambientale o relativa alle opere di mitigazione che normalmente in questi casi sono sempre previste».