Locandina sui preti pedofili, bufera sul Vernacoliere; sacerdote "scomunica" la testata

Lo stesso direttore del giornale satirico, Cardinali interviene in un fondo bacchettando il parroco e rivendicando liberta' e autonomia delle sue scelte

Mario Cardinali, direttore del Vernacoliere

Mario Cardinali, direttore del Vernacoliere

Livorno, 28 settembre 2014 - La locandina del 'Vernacoliere' del mese di agosto, sul tema dei preti pedofili, non e' piaciuta a don Andrea Medori, parroco 'combattente' della parrocchia di Sant'Andrea di Livorno, che ha preso carta e penna invitando prefetto e sindaco a intervenire.

E sull'ultimo numero, il giornale di satira pubblica tutto il carteggio, cioe' la lettera di don Medori, la risposta del vice prefetto e la contro replica del direttore Mario Cardinali (mentre il sindaco Filippo Nogarin non ha risposto), annunciato da una locandina nel consueto stile della pubblicazione. Poi e' lo stesso direttore Cardinali che all'interno del giornale interviene in un fondo bacchettando il parroco e rivendicando liberta' e autonomia delle sue scelte.

"Qualcuno dovra' pure spiegare, a tale don Medori parroco di S. Andrea in quel di Livorno, che non solo non siamo piu' ai tempi della Santa Inquisizione - scrive Cardinali nel suo fondo - ma neppure a quelli del Papa Re. E che in una democrazia laica e repubblicana, uno stato di diritto qual e' o almeno dovrebbe essere l'Italia, e' quantomeno anacronistico che un prete, cittadino fra i cittadini, esorti un sindaco e un prefetto ad ammonire un giornale - il Vernacoliere nella fattispecie - per una sua locandina sui preti pedofili".