Fumata nera per la Trw a Roma: l'azienda vuole chiudere entro l'anno

Il governo convoca il board della multinazionale. De Vincenti: "L'azienda faccia chiarezza sulle prospettive del sito di Livorno". Nel pomeriggio la manifestazione davanti al Mise in occasione dell'incontro fra i vertici dell’azienda e il viceministro all’Economia Assemblea in fabbrica nella notte LAVORATORI IN PRESIDIO DAVANTI ALLO STABILIMENTO / FOTO / Trw annuncia la chiusura, scoppia la rabbia dei lavoratori: occupata Confindustria / Twr, linea diretta sulla vertenza: uno spazio per i lettori /DIRETTA TWITTER / LAVORATORI IN ASSEMBLEA PERMANENTE / LA PROTESTA DAVANTI A CONFINDUSTRIA / NOGARIN PARLA CON I LAVORATORI

I lavoratori Trw a Roma

I lavoratori Trw a Roma

Livorno, 29 ottobre 2014 - Fumata nera a Roma a conclusione del tavolo sul futuro dello stabilimento Trw di Livorno. L'intenzione della multinazionale è quella di chiudere entro la fine dell'anno. A coordinare l'incontro con i vertici dell'azienda c'era il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

Il Governo italiano, davanti al rischio di una chiusura dello stabilimento Trw di Livorno, ha sollecitato il board della multinazionale americana a un confronto con l'obiettivo di assicurare la continuità produttiva e occupazionale dell'impianto toscano. L'incontro con il vertice del Gruppo che opera nel settore dell'automotive - informa il ministero dello Sviluppo economico in una nota - dovrebbe tenersi nell'arco di dieci giorni. E' quanto è emerso oggi al Ministero nel corso di una riunione "a tratti tesa" alla quale hanno preso parte il vice presidente Steering Europe di Trw Maciej Gwozdt, l'assessore regionale alle Attività Produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini, il presidente della Provincia di Livorno Alessandro Franchi, il sindaco Filippo Nogarin, le organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali e le Rsu. "A fronte di una situazione oggettivamente difficile - ha detto De Vincenti - l'Azienda non ha facilitato il confronto, presentandosi con una posizione contraddittoria. E' per questa ragione che riteniamo indispensabile un chiarimento sulle reali intenzioni di Trw, chiarimento non può che avvenire con i vertici della multinazionale. Al tempo stesso invitiamo sindacati e lavoratori al massimo senso di responsabilità".

Fuori dal ministero nel pomeriggio si era radunata la manifestazione dei lavoratori della Trw, con i quali hanno solidarizzato alcuni dipendenti della Ast di Terni che avevano manifestato nello stesso punto pochi minuti prima. 

ASSEMBLEA NELLA NOTTE - Dopo l'incontro a Roma i lavoratori hanno deciso di riunirsi in assemblea in fabbrica a Livorno.  "L'azienda non puo' esplicitare la dichiarazione di chiusura - ha spiegato Ilaria Landi della segreteria provinciale Uilm livornese al termine dell'incontro al ministero - perche' si trova in procedura di contratti di solidarieta', un ammortizzatore sociale finalizzato proprio ad escludere i licenziamenti, ma di fatto, non considerando strategico il sito di Livorno, la volonta' dell'azienda e' emersa in modo chiaro. Il Governo, di fronte a questo atteggiamento contraddittorio, ha chiesto quindi un ulteriore tavolo con il board americano della multinazionale che dovrebbe tenersi entro dieci giorni a partire da oggi per cercare soluzioni che prevedano il mantenimento dell'attivita' produttiva. Da parte nostra riteniamo prioritario ricercare soluzioni che prevedano la strada del mantenimento del sito anche in vista degli imminenti nuovi assetti societari dell'azienda".

 

La dirigenza Trw settimane fa aveva annunciato la chiusura, che era stata congelata in vista della trattativa di oggi andata in fumo.

Trw ha 413 dipendenti e produce ricambi per auto, in particolare per Fiat. 

In centinaia, questa mattina, si erano dati appuntamento davanti ai cancelli della fabbrica Trw. Agenzia Espressi, Asa, Neri, Trelleborg e persino una rappresentanza della Lucchini di Piombino per “salutare” i colleghi dello stabilimento di via Enriques in partenza per Roma e per dare vita a un volantinaggio per le vie del centro che ha causato qualche disagio alla viabilità.

 

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