Scandalo Catania, Moscati si difende: "Non ho mai partecipato a una combine"

Il centrocampista del Livorno: "L'educazione morale e sportiva che ho avuto dalla mia famiglia e dalla società mi pongono anni luce lontano dal solo pensare di truccare una partita per 1 euro o per milioni di euro"

Marco Moscati (foto Novi)

Marco Moscati (foto Novi)

Livorno, 30 giugno 2015 - «Non conosco alcuna delle persone che, secondo la stampa, sarebbero coinvolte in questa scellerata vicenda e non sono mai stato contattato da alcuno per proposte del genere». Il centrocampista livornese del Livorno, Marco Moscati, risponde così alle accuse della Procura della Repubblica di Catania che lo ha inserito nella lista degliindagati nell'inchiesta 'Treni del gol', per la presunta combine su Catania- Livorno del 2 maggio, terminata 1-1.

«Ho ricevuto un avviso di garanzia il 25 giugno da parte della procura di Catania - ha proseguito Moscati -. Ho letto sulla stampa l'infamante possibilità di aver partecipato a una presunta 'combine' per favorire la vittoria del Catania. Se fosse accaduto e accadesse in futuro avrei riferito e riferirei immediatamente il fatto alla società e agli organi competenti. L'educazione morale e sportiva che ho avuto dalla mia famiglia e dalla società mi pongono anni luce lontano dal solo pensare di truccare una partita per 1 euro o per milioni di euro».

«Attendo di poter chiarire al più presto questo incubo - ha concluso il centrocampista - e da persona completamente innocente ed estranea a qualsiasi coinvolgimento in fatti così infamanti, spregevoli antimorali e antisportivi, chiedo con cortesia rispetto per me e per la mia famiglia».