Ospedale di Piombino, rimosso il primario del pronto soccorso

La rimozione in forza di una sentenza del tribunale

In corsia (foto d'archivio)

In corsia (foto d'archivio)

Piombino, 30 maggio 2016 - Colpo di scena all’ospedale Villamarina di Piombino. «Viene rimosso d’urgenza il primario del Pronto Soccorso» annuncia il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi che chiede chiarezza alla direzione generale dell’azienda sanitaria, vista anche la situazione del nosocomio interessato dall’inchiesta sulle morti sospette e dall’arresto dell’infermiera Fausta Bonino, poi scarcerata dal Tribunale del Riesame che ha valutato non sussitenti gli indizi a carico.

«Il posto di primario del Pronto Soccorso era scoperto dal pensionamento del dottor Tamberi – commenta il sindaco Giuliano Parodi – a seguito di un colloquio per scegliere il facente funzione, in attesa dell’espletamento del concorso, il ruolo era stato affidato dal 18 giugno 2014 al dottor De Stefano».

«Con delibera n° 583 del 27 maggio scorso – continua Parodi – la responsabile del procedimento Cinzia Porrà, con l’avallo del Direttore generale De Lauretis, revoca l’incarico di sostituzione della direzione della Uoc Pronto soccorso deii presidi ospedalieri di Piombino-Portoferraio, affidato al dottor Massimo De Stefano, e riconduce l’incarico in oggetto sotto la direzione del dipartimento di Emergenza Urgenza, affidandolo transitoriamente a scavalco al dottor Paolo Pennati Pronto soccorso di Cecina».

«Quello che lascia perplessi, continua il sindaco di Suvereto, è leggere nella delibera che la rimozione del primario di Piombino-Portoferraio viene fatta a seguito di una sentenza del Tribunale di Livorno, la n°14 del 14 gennaio 2016. Sarebbe opportuno, per trasparenza nei confronti dei cittadini e dei pazienti dell’ospedale, che fosse reso noto il contenuto di tale sentenza che ha portato alla rimozione del dottore dal suo incarico».

Con la stagione turistica alle porte ed il conseguente aumento antropico di presenze in Val di Cornia, Cecina ed Isola d’Elba ci ritroviamo con un solo primario per tre Pronto Soccorso, una situazione che dovrà essere sanata rapidamente, visto il carico di lavoro che già grava sul personale dei reparti, ridotti ormai all’osso. «Come tristemente da me annunciato in ogni assemblea pubblica e sulla stampa» conclude Parodi «la riforma della sanità in atto a livello nazionale e locale sta riducendo ai minimi termini i servizi per i cittadini. Il decreto Balduzzi, la diminuzione dei posti letto, gli accorpamenti indiscriminati che spingono i cittadini sempre più a rivolgersi alla sanità privata sono uno scenario che dobbiamo combattere con tutte le nostre forze».