"Il porto di Piombino avrà le navi militari": ecco come cambia lo scalo

Il ministero smentisce le illazioni su un dirottamento verso Genova

MATTEO RENZI E ROBERTA PINOTTI (OLYCOM)

MATTEO RENZI E ROBERTA PINOTTI (OLYCOM)

Piombino, 31 ottobre 2014 - Il ministro Roberta Pinotti ha confermato l’impegno di smantellare le navi militari a Piombino. Ad annunciarlo è il governatore della Toscana Enrico Rossi. " L’impegno assunto dal governo con la firma del presidente del consiglio e di ben cinque ministri per fare di Piombino un polo per lo smantellamento delle navi e per la fornitura di navi militari non può essere disatteso"  afferma il presidente Enrico Rossi, facendo riferimento all’Accordo di programma " Disciplina degli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino"  del 24 aprile scorso , sei mesi fa . E il ministero della Difesa ieri pomeriggiio ha diramato una nota affermando che «l’affidamento delle commesse per lo smantellamento delle unità navali della Difesa sarà condotto in conformità all’accordo di programma formalizzato nell’aprile scorso con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i ministeri competenti, la Regione Toscana e l’autorita’ portuale di Piombino. Ogni altra notizia è priva di fondamento".

L’accordo fa specifico riferimento al riconoscimento della priorità dei “programmi di sviluppo nel settore dello smantellamento delle navi e quello della manutenzione e del refitting navale”, tanto che a questo scopo si riconosce “la necessità che venga realizzato un adeguato bacino di galleggiamento e/o carenaggio" . La " resa in disponibilità di navi militari"  esplicitamente citata nell’articolo 10, viene affidata a " specifici accordi tra il Ministero della difesa e il sito navale di Piombino" . Fin qui il testo dell’Accordo di programma. " Il presidente del consiglio e cinque ministri – prosegue Rossi - quelli dello sviluppo economico, della difesa, delle infrastrutture e trasporti, dell’ambiente e del lavoro, lo hanno sottoscritto e il ministero della difesa ha sempre partecipato alle riunioni del coordinamento per l’attuazione dell’Accordo stesso di cui sono incaricato”.

"C’è da parte del governo uno stanziamento di 20 milioni per questa partita (il Cipe sbloccherà i soldi i primi di novembre, ndr) - aggiunge il presidente - e proprio domenica scorsa, quando abbiamo partecipato insieme nello stabilimento della Selex ES a Campi Bisenzio ai festeggiamenti per i 150 anni delle Officine Galileo, il ministro Roberta Pinotti mi ha personalmente confermato gli impegni presi.  Vale anche la pena di aggiungere che ho discusso di questo argomento nel corso del mio recente incontro con i vertici di Cevital, uno dei gruppi che hanno presentato al commissario straordinario Piero Nardi un’offerta vincolante per la cessione delle attività del Gruppo Lucchini. Il signor Issad Rebrab, fondatore e presidente del gruppo algerino, ha manifestato vivo interesse per questo tema in relazione alla realizzazione dei forni elettrici per l’acciaio previsti nella sua proposta. C’è ancora strada da percorrere e saranno necessari altri passaggi e permessi, ma è evidente - conclude Rossi - che non ci sono ragioni di allarme e che Piombino può continuare a lavorare e a prepararsi presto e bene come sta facendo da molti mesi ”.