Pontino, il ruggito del Leone Alato

I giallorossi sono tornati competitivi conquistando due primi e due terzi posti. Ferroni: «Ci siamo allenati duramente, al Palio ci saremo anche noi e non sarà facile batterci»

IN ACQUA Il Pontino durante la Barontini

IN ACQUA Il Pontino durante la Barontini

Livorno, 29 giugno 2016 - Il vecchio Leone Alato è tornato a ruggire. La passata stagione, chiusa con l’ottimo terzo posto al Palio, nella cantina giallorossa si è aperto un nuovo ciclo, fatto di programmazione e sudore, e quest’anno i primi risultati si sono visti. Con l’aggiunta di qualche «pezzo da 90» che è andato a completare un equipaggio già competitivo di per sé, il Pontino ha portato a casa le prime due coppe in calendario. Primo posto al Trofeo della Liberazione, medaglia d’oro anche alla Santa Giulia. I giallorossi sono stati i primi a far scendere dal gradino più alto del podio il Venezia, dopo anni di dominio incontrastato. Aver trionfato nelle gare di «rodaggio», però, non è bastato per mettere la prua di fronte agli altri nelle prime due regate del Trittico. Dove addirittura i leoni sono arrivati terzi. Alla Risiatori il Cavallino Rosso ha messo subito le cose in chiaro e il Pontino è stato superato anche dal Salviano degli elbani. Alla Barontini, invece, è stato il sorprendente Ovosodo a far arretrare i pontinesi che, come nel 2015, non sono riusciti a scendere sotto i 15 minuti. Ed è forse questo il più grande rammarico di quest’anno. Nessun’altra cantina, infatti, sente una gara come il Pontino sente la Barontini. Si corre «in casa» dei giallorossi e nel lontano 1966 fu proprio il Pci sezione San Marco a istituire questa regata. E 20 anni dall’ultimo successo, targato 1997, iniziano a essere un po’ troppi. «Quest’anno siamo partiti molto forte – ha spiegato il dirigente Fabio Ferroni – e infatti i risultati si sono visti. Abbiamo arricchito la nostra bacheca con le prime due coppe della stagione e siamo riusciti a montare sul podio nelle due gare del Trittico. Ci siamo allenati sodo durante tutto l’inverno e il gruppo è cresciuto molto. Adesso dobbiamo mettere la ciliegina sulla torta». Storicamente il Palio Marinaro non è la gara dei giallorossi, ma alla luce dei risultati di quest’anno, l’armo giallorosso partirà sicuramente in pole position. Molto dipenderà anche dalle boe, ma in cantina c’è grande fiducia. «La più grande soddisfazione è stata gareggiare con a bordo due ragazzi giovani che sono usciti dal nostro vivaio. Al Palio vogliamo dire la nostra e saremo un osso duro da battere per chiunque».

Il Mini Palio giallorosso è sempre stato uno dei più attivi del mondo remiero. Tantissimi vogatori livornesi sono stati sfornati dalla «cantera» giallorossa che quest’anno è riuscita ad allestire un settore giovanile competitivo. Addirittura, i piccoli Leoni Alati sono così tanti che in cantina è nata l’idea di poter gareggiare con due equipaggi. Proposta che è stata bocciata dagli organizzatori delle regate e dalla Uisp. E così, pur di non far rimanere a terra 4 Under 18 che rappresentano il futuro di questo sport, i dirigenti del Pontino hanno deciso di presentarsi ugualmente con due gozzette, quella competitiva e quella non competitiva, che si esibisce fuori gara prima dell’inizio delle ostilità. «Puntiamo molto sui ragazzi – ha detto Ferroni – e per questo ci fa piacere che tanti giovani si presentino in cantina. Il Palio non ha futuro se non si torna a investire sugli Under 18 e il Pontino da questo punto di vista è sempre stato in prima linea». Ecco i nomi degli atleti del Pontino: Lorenzo Bonaccorsi, Antonio Cacciapuoti, Gianluca Cecchini, Federico Ferroni, Paolo Leonardi, Federico Lonzi, Alessandro Marchini, Davide Merlino, Francesco Neri, Leonardo Paoli, Alberto Papini, Daniele Pollastrini, Cristian Romanacci, Daniele Vannucci, Luca Lemmi, Filippo Bigoni, Matteo Bragani, Alessandro Lubrano, Manuel Montorzi, Lorenzo Paoli, Davide Perondi, Marco Signorini, Vincenzo Vitale e Lorenzo Biegi.

Nicolò Cecioni