Ospedale, investimento da 1,5 milioni. Macchine hi-tech per le endoscopie

Diagnostica d’eccellenza h 24 e in rete con le altre Asl toscane

Un momento della conferenza stampa di presentazione dei nuovi macchinari

Un momento della conferenza stampa di presentazione dei nuovi macchinari

Livorno, 3 marzo 2015 - ARIA di rinnovamento per l’ospedale di Livorno. Ieri mattina sono state presentate le nuove attrezzature sanitarie per l’endoscopia, per un valore di 1 milione e mezzo di euro, finanziati dalla Regione. «Questa – ha sottolineato Antonella Valeri, il direttore amministrativo della Usl 6 – è un’occasione importante per dire che a Livorno, anche se non ci sarà un ospedale nuovo, ci saranno delle attrezzature moderne, in grado di rendere migliore il servizio a tutti i pazienti. La Toscana ha scommesso sulla nostra città e sul nostro impianto permettendoci di avviare questo rinnovamento strutturale e, soprattutto tecnologico. Questo è il primo degli interventi che verranno effettuati all’ospedale, Livorno avrà finalmente un’importanza centrale e potrà mettersi in rete con tutti le altre Usl della Toscana». Schermi Full Hd, zoom elettrico e un filtro che permette di evidenziare anche le più piccole imperfezioni sono solo tre delle caratteristiche che rendono i nuovi macchinari per l’endoscopia degli strumenti d’avanguardia. Ma la vera novità riguarda il così detto «H24», ovvero la possibilità di essere sottoposti a esami per tutte le 24 ore. «Fino ad oggi – ha aggiunto il direttore sanitario Usl, Carlo Giustarini – se un paziente accusava dei disturbi endoscopici durante la notte, dovevamo trasportarlo d’urgenza all’ospedale di Pisa che è quello più vicino ed è sempre stato un punto di riferimento. Ed era un peccato perché avevamo sia le possibilità che il personale, ma ci mancavano i macchinari per rimanere aperti a tempo indeterminato. Oggi quel problema non sorgerà più, grazie a questo rinnovamento del parco macchine, nel campo dell’endoscopia digestiva. Le nitide immagini che vengono trasmesse sui monitor, inoltre, consentono alla nostra struttura ospedaliera di fare un grosso passo avanti sul piano della qualità».

QUALITÀ, dunque, ma anche quantità. I macchinari, infatti, saranno installati in più punti dell’ospedale, in modo da non ingolfare un solo reparto, in caso di necessità. «Ringrazio l’azienda per aver creduto in noi – ha detto il direttore del dipartimento di Chirurgia Generale, Giuseppe Meucci – e per averci messo nelle condizioni di lavorare meglio. Migliorare le strutture significa garantire una maggior sicurezza per i pazienti. Bisogna investire molto sulla diagnosi. Abbiamo invertito un trend, finalmente siamo competitivi con le altre città». Chiude con un po’ di polemica il dottor Maurizio Viti, direttore dell’Uoc Chirurgia. «Qualche mese fa a Livorno l’assessore regionale sottolineò la criticità del nostro ospedale. A mio avviso, invece, noi siamo stati sempre maltrattati rispetto a tutte le altre città. È facile lamentarsi, dicendo che non ci sono soldi e che la sanità a Livorno va male, questa è la dimostrazione che se si lavora bene e si capisce come investire, i soldi si possono trovare. Oltre ai macchinari, però, serve anche un personale esperto che sappia utilizzarli».