Mobilità, i negozianti bocciano il piano: «Ci penalizza, vogliamo parcheggi e bus»

Sondaggio della Confesercenti: ora si teme anche l’apertura del Nuovo Centro

Piazza Grande

Piazza Grande

Livorno, 4 settembre 2015 - Non si limita solo alle parole. La Confesercenti – con il quartier generale di Alessandro Ciapini, Maristella Calcagno e Massimo Marini – mostra il risultato del sondaggio fatto alcuni giorni fa a 200 negozianti del centro: il 73% dà un giudizio «negativo» alla proposta fatta dall’assessore alla mobilità Giovanni Gordiani che prevede la chiusura al traffico auto del pentagono Buontalenti. Lo slogan è: «Dateci gli stessi strumenti della grande distribuzione». Lo spettro «nuovo Centro» ora sta diventando una vera e propria paura perché i clienti si sposteranno là, dove i negozi sono serviti da parcheggi comodi e, soprattutto, gratuiti. Il nodo per la mobilità del centro è sempre lo stesso: carenza di parcheggi e un sistema di trasporto pubblico efficiente. «Non c’è da inventare nulla – dicono in coro Marini e Ciapini – basta copiare da realtà come Cecina e San Vincenzo dove sono stati fatti importanti investimenti pubblici». La Confesercenti mette le mani avanti: «Che non si dica: paghino i privati! Questo giochino non può durare perché si tratta di investimenti che solo il pubblico può fare. Poi, una volta fatto il restyling complessivo, allora vedrete che i privati rispondono con investimenti all’altezza». Nessun pregiudizio contro le proposte dell’amministrazione, il nodo è: non ci coinvolgono nelle scelte che fanno. «La proposta di pedonalizzare tutto – dice Ciapini – se non adeguatamente supportata con la sistemazione dei portici e una maggiore sicurezza, rischia di trasformare il centro in un rifugio per senza fissa dimora e distesa di sacchi a pelo».

Preoccupati i negozi tradizionali ma anche quelli in franchising. «Da anni si è consolidato lo schema bipolare – dice Marini – secondo il quale noi commercianti siamo per le auto ovunque mentre fuori c’è una società illuminata che pensa all’ambiente. Non è cosi. A Livorno manca un progetto complessivo, una visione generale delle cose. Si fanno interventi a macchina di leopardo che spesso danneggiano chi lavora in quella zona». E’ il caso di via Pieroni, ad esempio, dove il passaggio delle auto è stato interrotto dalla pedonalizzazione di piazza Grande. «Ma noi siamo stati zitti – dice Marini – perché qui c’è stato un investimento pubblico. Il problema del piano è che si chiude alle auto: stop». La Confesercenti vorrebbe poter dire la sua, portare in Comune la voce di quei 200 negozianti che hanno fatto il sondaggio e che sono molto preoccupati. «Paradossalmente – dice Ciapini – secondo molti commercianti più auto ci sono e più che circola denaro, gli affari vanno meglio. Ecco perché in molti chiedono anche la riapertura di piazza Cavour». Tutto questo è scritto sulla relazione dell’associazione di categoria che aspetta solo di essere ricevuta dall’assessore Gordiani. Per ora, però, il telefono di via Pieroni è rimasto muto.