Infermiera arrestata, la Regione: "L'indagine partita da nostra segnalazione"

Parla l'assessore al diritto alla Salute Saccardi: "C'è sconcerto, ma è un caso isolato"

L'assessore regionale Stefania Saccardi

L'assessore regionale Stefania Saccardi

Firenze, 31 marzo 2016 - "Una storia che rischia di gettare discredito sugli infermieri, una categoria di persone che svolgono invece il loro lavoro con professionalità e dedizione". Lo afferma l'assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi, commentando il caso dell'infermiera di Piombino. "E' davvero una storia orribile, alla quale si fa fatica a credere. Una storia che purtroppo rischia di gettare discredito su una categoria, quella degli infermieri, che invece e' fatta da persone che svolgono il loro lavoro con competenza, professionalita', dedizione, spirito di sacrificio, grande senso etico. Il mio pensiero e la mia solidarieta' ai parenti delle vittime. E il mio ringraziamento ai carabinieri del Nas e alla magistratura, che hanno condotto le indagini, alle quali la Asl ha collaborato e a ha dato impulso". E' quanto afferma in una nota l'assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi.

"Verificheremo - aggiunge l'assessore - se vi sia adeguata attenzione nella valutazione dei casi; voglio tuttavia sottolineare che l'indagine e' partita sulla base di due denunce da parte del Servizio sanitario regionale: appena avuto il sospetto del coinvolgimento dell'indagata nei fatti, l' infermiera venne spostata dal suo posto di lavoro". "Continueremo ad assicurare alla giustizia tutta la nostra collaborazione nel proseguimento delle indagini. Voglio sottolineare ancora che si tratta di un caso isolato: la missione di un infermiere non e' certo quella di dare la morte, ma invece curare, assistere, alleviare il dolore. E questo fanno, con deontologia professionale, gli infermieri del servizio sanitario toscano".