Isola d'Elba, famiglie rom sgombrate e rispedite a Piombino

L'ordinanza, eseguita dai carabinieri, delle otto amministrazioni comunali, che si sono coalizzate. "La situazione era di grave degrado"

Una panoramica di Portoferraio

Una panoramica di Portoferraio

Portoferraio (Isola d'Elba), 19 luglio 2016 - E' una vicenda che ha già fatto il giro dell'informazione italiana. Con estrema risolutezza, i Comuni dell'Isola d'Elba hanno insieme deciso di sgombrare un insediamento rom: oltre trenta persone che sono state già rispedite sulla terraferma, con un traghetto che ha portato tutti gratuitamente a Piombino. Una vicenda che fa discutere ma che ha visto i primi cittadini molto decisi.

Le due famiglie (la prima con un capofamiglia, due mogli e venti figli, la seconda con capofamiglia, moglie e altri otto bambini) si erano accampate a Portoferraio, al maxi parcheggio che si trova alle spalle del porto, poco lontano dagli imbarchi. "Abbiamo ricevuto molte lamentele - dice il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari - Cominciavano a crearsi disagi per i tanti fruitori della zona portuale. Era una situazione di degrado ambientale". Per una zona che come di consueto per tutta l'estate è molto frequentata dai turisti che si imbarcano e sbarcano dai traghetti.

Non il miglior biglietto da visita insomma. Il sindaco Ferrari ha prodotto l'ordinanza. Ma le famiglie rom avrebbero potuto aggirarla andando in un altro territorio dei sette comuni elbani. Ma tutte le amministrazioni si sono coalizzate e hanno prodotto la stessa ordinanza. Che imponeva "il divieto di sosta 24 ore su 24 su tutto il territorio, in aree pubbliche, di uso pubblico e private per ogni forma di campeggio con caravan, roulotte, tende, mezzi meccanici". Il gruppo aveva due camper e un furgone adibito a dormitorio.