Empori solidali, supermercati per chi non ha niente; l'appello: "Bar e panifici, regalate l'invenduto"

Livorno è tra le città che ospita il discount della crisi: le famiglie in difficoltà possono fare la spesa gratis.

L'attività dell'Emporio solidale (Foto Lanari)

L'attività dell'Emporio solidale (Foto Lanari)

Francesco Marinari

Twitter: @framar1977

Livorno, 7 luglio 2015 - Un appello affinché supermercati, bar e aziende alimentari non gettino nella spazzatura l'invenduto. Arriva dall'Emporio solidale "Livorno per tutti", da un'idea della Onlus omonima. Un supermercato dove le persone in difficoltà possono fare la spesa gratuitamente. "Aiutiamo molte famiglie - dice Mario Atteritano, presidente, di origini calabresi ma da trent'anni a Livorno - Sono tantissimi gli italiani che aiutiamo giorno dopo giorno". La crisi in città si è fatta sentire in questi anni. La cassa integrazione, la chiusura di aziende come la Trw e il call center di Guasticce hanno colpito duro. Sono una decina i volontari che prestano il loro servizio al supermercato, che si trova in via della Gherardesca.

Sono già tante le aziende livornesi che riforniscono il supermercato. Arrivano pancali di brioche salate e altri prodotti "che distribuiamo subito e che subito vanno esaurite", dice Atteritano, la cui idea dell'emporio fa sopravvivere circa 150 famiglie. Arrivano anche la frutta e il pane, "che non distribuiamo con i punti ma gratuitamente, trattandosi di beni di base", racconta. Il supermercato, con il sistema dei punti, non copre al cento per cento il fabbisogno di una famiglia. Per quanto sia importante aiutare, "è anche importante che fare la spesa da noi non porti la gente a non cercare un lavoro, a renderla statica. Aiutiamo con passione coloro che si trovano improvvisamente in difficoltà per la perdita del lavoro ma vogliamo anche dare loro la possibilità di trovarne un altro". 

"Non abbiamo scopo di lucro - prosegue Atteritano - e non vogliamo aiuti dalle istituzioni. Cerchiamo solo qualche piccola donazione per andare avanti". L'emporio ha trovato un furgone con cui spostare le derrate alimentari ma adesso cerca un'assicurazione per poter circolare. Ce la farà a superare anche quest'altro ostacolo e cominciare a distribuire le derrate in maniera ancora più capillare. "Molti livornesi - dice il presidente - si vergognano a venire al mattino, quando ci sono più persone. Per questo preferiscono venire al pomeriggio". Oltre all'appello alle aziende c'è quello ai comuni cittadini: "Tutti possono portare anche poco, dieci-quindici euro di spesa e collocarli sugli scaffali. Se anche solo mille persone in tutta Livorno facessero questo gesto per noi cambierebbe tutto". Intanto, ci sono le donazioni delle aziende a colmare gli scaffali stessi. E' il grande cuore di Livorno e della Toscana.

Non c'è solo Livorno. Un altro emporio della solidarietà è a Prato, in questo caso gestito dalla Caritas. "I volontari - racconta Atteritano parlando della sede livornese - sono persone fantastiche. Siamo in dieci e la loro opera è fondamentale. Tolgono spazio agli affetti, al lavoro pur di aiutare. Non ci vogliono i soldi pubblici per servire le persone in difficoltà, ci vogliono i volontari e la loro passione". L'appello per supermercati e negozi rimane: "Donate l'invenduto, basta una semplice bolla di accompagnamento e potrete far felici molte famiglie". Le attività commerciali che vogliono collaborare con l'emporio solidale possono chiamare Mario Atteritano al numero 3470484350.