Studente disabile nella casa senza ascensore: "A Carlo serve una pedana, dateci una mano"

A 19 anni vive con la mamma in un alloggio popolare inadatto: "Non lasciateci qui"

I DISAGI La famiglia di Carlo ha chiesto da anni un alloggio che sia più agevole per gli spostamenti di Carlo

I DISAGI La famiglia di Carlo ha chiesto da anni un alloggio che sia più agevole per gli spostamenti di Carlo

Livorno, 25 febbraio 2015 - QUESTA è la storia di Carlo,19 anni, studia all’Istituto per Geometri Buontalenti. Un ragazzo speciale. Ce lo spiega la mamma: Michela Lampredi. Li incontriamo a casa insieme al padre adottivo Roberto Salvi. Michela ci spiega: «Carlo al momento della nascita ha avuto una sofferenza durante il parto che gli ha causato danni irreversibili. La diagnosi è stata quella di tetraparesi spastica ed è anche ipovedente». Per questo motivo è sulla carrozzina e non è autosufficiente. «Carlo ha la certificazione della invalidità al 100% con accompagnamento – prosegue – e la Usl gli passa ogni tre mesi i pannoloni che però non bastano per cui la fornitura va integrata. E segue una terapia per dormire ed evitare attacchi epilettici e stati di apnea. Ma la terapia la segue anche durante il giorno e questi medicinali sono tutti a pagamento per cui ogni mese sborsiamo almeno 120 euro per queste medicine che sono un salvavita per lui. E ce le possiamo permettere perché mia madre ci aiuta». In famiglia Roberto è disoccupato e Michela fa le pulizie e qualcosa guadagna.

INSOMMA la situazione è difficile e i conti non quadrano. «Fortuna che abbiamo almeno un alloggio popolare». «Ma siamo costretti a lasciare Carlo da mia madre - precisa Michela – tutto il giorno perché la casa che abbiamo in assegnazione a Sorgenti è senza ascensore e senza ausili per il bimbo, mentre qui in via Stenone ci sono almeno l’ascensore e la rampa». Per questo motivo sia Michela sia la mamma hanno chiesto due anni fa il cambio alloggio. «Vorremmo riunire la famiglia in una unica abitazione più grande e accessibile. All’ufficio casa ci hanno detto di ripassare a fine marzo. Mamma è al settantanovesimo posto e io al trentanovesimo posto».

ADESSO c’è una necessità urgente da soddisfare: «Acquistare gli ancoraggi (costano 499,20 euro Iva inclusa) per la carrozzina da installare sulla monovolume che serve a trasportare Carlo, monovolume che ci è stata donata da un gruppo di benefattori rimasti anonimi». Serve anche una pedana per far salire Carlo con la carrozzina sull’auto . E costa 750 euro. «Per la rampa però ci stiamo attrezzando grazie all’aiuto di Marco Brongo un caro amico di infanzia. Ma per gli ancoraggi non sappiamo come fare». Per questo motivo è stata organizzata una festa di beneficenza con cena al costo di 18 euro di cui 6 euro saranno donati a Carlo per consentire l’acquisto degli ancoraggi. Marco, noto come Marco Karaoke, illustra l’iniziativa: «Insieme ad Umberto Sanselmo e Salvo e Wilma trasformista cantante (artisti neo-melodoci) ci esibiremo al bar ristorante Dise Cafè (ex Rotino) a Pian di Rota. L’appuntamento è sabato 14 marzo alle 20.30. Per prenotazioni chiamare Michela a 320-4033676 oppure Marco al 338-7706335». Il menù comprenderà: antipasto di terra, lasagne, pappa al pomodoro, roast beef, patate arrosto, acqua e vino. Michele chiude la nostra chiacchierata ricordando: «Carlo ha avuto un’altra donazione anonima altrettanto gradita ovvero l’abbonamento allo stabilimento Lido, del Calambrone (che è attrezzato per le persone disabili) con cabina per la prossima estate»