Turismo 2016: a Livorno è +1,4%. Arcipelago su, Val di Cecina in calo

I dati dei primi nove mesi dell’anno elaborati dal centro studi Cciaa

La spiaggia dell'Accademia

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Livorno, 18 gennaio 2017 - In attesa dei più completi sugli arrivi e presenze dell’anno trascorso, che saranno resi noti dalla Regione Toscana nei prossimi mesi di maggio-giugno, il Centro Studi e Ricerche della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno ha analizzato i dati sull’andamento delle imprese turistiche nelle province Livorno e Grosseto nel primo semestre del 2016, insulla consistenza e tipologia delle strutture alberghiere ed extralberghiere e su alcune informazioni provenienti da un’indagine campionaria dell’Ufficio Italiano Cambi indirizzata a “scandagliare”, per i primi nove mesi dell’anno passato, la ricaduta in termini economici proveniente dall’afflusso di turisti stranieri. Negli ultimi anni le imprese attive nel turismo, settore già “maturo” dal punto di vista imprenditoriale, hanno continuato a crescere, anche nei momenti peggiori della crisi economica. A metà 2016 le sedi d’impresa turistiche registrate in provincia di Livorno erano 4.100 (+1,4%).

Variazioni meno ampie, ancorché positive, caratterizzano l’andamento delle imprese turistiche se si considerano solo quelle in effettiva attività. Quasi tutti i sistemi economici locali mostrano un avanzamento nel numero d’imprese, soprattutto l’Arcipelago Toscano (+2,5%) mentre le sole Val di Cecina e Colline Metallifere subiscono un arretramento tendenziale calcolato in un punto percentuale. L’offerta di strutture turistiche che negli ultimi anni la provincia di Livorno ha messo in campo è variegata. Alla fine del 2015 si componeva di 1.282 esercizi Livorno), con media di 67 posti letto per esercizio. Le sole strutture alberghiere erano 671 (303 a Grosseto e 368 a Livorno), suddivise fra 515 alberghi e 156 residenze turistico alberghiere, che assieme potevano vantare ben oltre 50 mila posti letto, quasi 21 mila camere ed oltre 22 mila bagni; con una media di 75,3 posti letto per struttura alberghiera. Le strutture extralberghiere ammontavano a 2.559 (1.645 a Grosseto e 914 a Livorno), per un totale di quasi 167 mila posti letto, con una media di 65 posti letto per struttura. Tali dati si riferiscono alle strutture in quanto tali e non alle sedi d’impresa sopracitate e pertanto si discostano da queste ultime per numerosità; la fonte utilizzata è la Rilevazione statistica del movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, Regione Toscana.

I dati forniti dall’Ufficio Italiano Cambi e relativi ai viaggiatori stranieri in Italia stimano in poco meno di 7,7 milioni il numero di quelli giunti in Toscana nei primi nove mesi del 2016, valore in deciso aumento rispetto al medesimo periodo del 2015. Di questi, circa 360 mila avrebbero dichiarato di visitare la provincia di Livorno, 150 mila quella di Grosseto e, al contrario di quanto accade a livello regionale, questi flussi sarebbero in forte ribasso tendenziale. Ma - spieganno dal centro studi della Cciaa – si tratta di un’indagine campionaria che sottostima notevolmente i dati per le province periferiche a vantaggio dell’identità Toscana/Firenze/città d’arte. L’afflusso turistico è stimato in 33,5 milioni di pernottamenti in Toscana, 1,7 in provincia di Livorno e 930 mila in quella di Grosseto: coerentemente con gli arrivi, il dato regionale appare in aumento, mentre quelli provinciali sono in forte calo.