Saldi, partenza buona ma si spende meno

Carraresi: "Il vero problema è il mercato statico, non si riparte"

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Livorno, 4 luglio 2017 - La partenza è stata buona, i primi segnali positivi. Ma fare un bilancio dei saldi, ad appena due giorni dal via, non solo è azzardato, ma potrebbe anche produrre false speranze rispetto a quello che sarà l’andamento complessivo della stagione. Comunque sia da sabato scorso i commercianti hanno iniziato a proporre i consuenti sconti ai cittadini livornesi che non si sono fatti mancare l’opportunità di andare a caccia di affari estivi. La Confesercenti ha evidenziato che «non si registra un particolare picco delle vendite, ma timidi segnali positivi si sono intravisti in questo primo fine settimana. Per avere un quadro più chiaro e numeri più positivi sarà necessario aspettare tutta la settimana ed il prossimo week-end».

La Confesercenti infatti ha inviato un questionario ai propri operatori cercando di capire quali fossero state le prime sensazioni sui saldi, registrando uno scontrino medio intorno agli 80 euro con un budget famigliare di circa 120 euro. Dal 30% al 50% la percentuale di sconto di partenza.  «Il calo improvviso delle temperature, il peggioramento del meteo ed il clima di incertezza economica hanno influenzato l’avvio dei saldi estivi che, comunque, fanno registrare, fin dalle prime ore, una buona partenza grazie anche alla presenza dei turisti che hanno dimostrato di apprezzare gli articoli proposti nei nostri negozi – ha spiegato Fabio Tinti, presidente regionale Fismo Confesercenti –. C’è stata una buona partenza ma senza uno slancio particolare».

Ma a prescindere dall’andamento delle prime due giornate di saldi, Alessio Carraresi, presidente provinciale di Confcommercio, ha spiegato che «di saldi non si vive». «Il vero problema infatti – ha aggiunto Carraresi – è che il mercato interno è ancora molto statico e non sembra aver intenzione di decollare. Le risorse a disposizione infatti sono ancora molto poche, e le persone che vanno in giro a fare shopping cercano di misurare e centellinare molto accuratamente le loro disponibilità. Un comportamento – ha evidenziato Carraresi – che prima comunque non si verificava. Il problema, purtroppo, sta tutto lì, in una disponibilità economica che putroppo non è più quella di un tempo».