Lucarelli twitta con Delrio: «Ministro vorrei raccontarle cosa combinano a Livorno»

L’ex bomber imprenditore sul porto di Livorno: «L’Authority non ci dà certezze e vuol farci chiudere»

Cristiano Lucarelli, presidente di Ltl

Cristiano Lucarelli, presidente di Ltl

Livorno, 23 agosto 2016 - «Dico sempre quello che penso senza pensare alle conseguenze». è il motto che l’ex bomber amaranto Cristiano Lucarelli, oggi imprenditore, presidente del terminal Ltl, ha scelto per il suo profilo twitter. Profilo dal quale ieri mattina ha «cinguettato» con il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. «@mitgov @graziano_delrio Buongiorno ministro vorrei raccontarle quello che stanno combinando a Livorno... Con stima Cristiano Lucarelli». «Ho scritto al ministro Graziano Delrio - spiega Lucarelli l’ex calciatore - chiedendogli di intervenire direttamente e sbloccare una situazione incancrenita e controproducente per la mia azienda, la città e il Paese. L’Autorità Portuale deve avere il coraggio di dire che vuole che la Lucarelli Terminal chiuda i battenti e i suoi 42 dipendenti vadano a casa».

Lucarelli, che deve dire al ministro Delrio?

«Quello che devo dire al ministro, lo dirò, se mi darà udienza, al Ministro. Certo, le cose non vanno affatto bene e non possono andare bene. Continuiamo a perdere fatturato, siamo entrati in cassa integrazione e non è possibile fare alcuna previsione di continuità aziendale se da parte dell’Autorità Portuale, non ci viene data certezza su niente. Abbiamo una concessione in scadenza al 31 dicembre 2106 per il Molo Italia Lato Nord, ma non sappiamo che ne sarà di quella concessione, né in un senso né nell’altro».

Non ha avuto le risposte che si aspettava o non le ha avute proprio?

«I palliativi non contano. L’Autorità Portuale invece di pensare alle decisioni da prendere ora è chiusa per ferie. Mentre, e mi preme sottolinearlo ancora una volta, altri gruppi imprenditoriali, che evidentemente questa Autorità Portuale considera di serie A, e che sono titolari di concessioni in scadenza fra cinque anni, si vedono rinnovare i loro ontratti fino al 2025 o addirittura al 2029. Vorrei che si dicesse una volta per tutte - continua - che per l’Authority esistono lavoratori di serie A che hanno tutte le certezze e tutte le disponibilità, e lavoratori di serie D».

In scadenza ci sono anche gli auttuali vertici delle Authority. Il ministero sta raccogliendo le candidature e ha promesso la nomina dei nuovi 15 presidenti entro ottobre. Lei cosa si augura che cambi?

«Mi piacerebbe che chiunque venisse, avesse a cuore gli interessi dei lavoratori e della città e non privilegiasse solo alcuni imprenditori del porto a discapito di altri, solo alcuni interessi a discapito degli altri. Scusate se è poco».

pa.zer