"Stop occupazioni": Asl mura porte e finestre

A Villa Rodocanacchi sgomberate le famiglie abusive. Staccate anche luce e gas

L’occupazione di Villa Rodocanocchi è durata da domenica a giovedì

L’occupazione di Villa Rodocanocchi è durata da domenica a giovedì

Livorno, 29 novembre 2015 - "Ci hanno staccato la corrente, abbiamo resistito per qualche giorno ma la situazione non era vivibile. Eravamo ridotti a girare per le stanze con le candele: una situazione semplicemente pericolosissima". Serenella Canessa è tra le 9 persone sgomberate dalla Villa Rodocanacchi a Monterotondo, ex struttura ospedaliera ed ex sede della direzione Asl, chiusa da alcuni anni dopo il trasferimento degli uffici in viale Alfieri.

"In pratica siamo stati costretti ad andare via perché faceva freddo, alcuni di noi hanno preso la bronchite e spesso i bambini si sono sentiti male. Il contatore era stato spento dall’Asl, ma siccome si trova in un edificio privato che è la palestra di fianco, non potevamo farci niente".

L’accesso abusivo si era verificato nella giornata di domenica scorsa, le persone erano entrate da una finestra stendendo brandine e coperte. "In pratica la corrente è stata staccata già lunedì, poco dopo che siamo entrati – prosegue la Canessa – e siamo rimasti dentro fino alla giornata di giovedì. Ci stavamo arrangiando comunque con un generatore ma faceva fumo e troppo rumore, non si poteva vivere in quella maniera. L’assessore e l’Asl non hanno trovato accordi, così abbiamo lasciato la struttura. Poi, magicamente, la corrente è stata riattaccata".

Ora gli occupanti si sono "trasferiti" nella struttura in via San Gaetano. "La struttura è funzionale, tenuta benissimo e non ci sono crepe o altre situazioni a rischio – spiega ancora – ma nonostante questi in pratica ci hanno mandato via e ci siamo spostati in un’altra struttura, in via San Gaetano. Molti bimbi in questi giorni a Monterotondo hanno avuto la congestione con le temperature che sono andate giù a picco. Siamo venuti tutti e 9, ci sono anche 2 bambini e 2 donne incinte".

Ma la situazione in via San Gaetano è comunque complicata e difficile: "Le stanze sono tutte occupate e dobbiamo dormire nei corridoi. Vorrei dire anche che in queste situazioni le forze dell’ordine sono sempre state gentili con noi, hanno capito la difficoltà. Facciamo però ufficialmente un appello alle autorità perché possano darci una sistemazione più degna. Qui si rischia il sovraffollamento", conclude la signora Serenella.

Intanto operatori Asl hanno proceduto a murare lo storico portone d’accesso, sostituito ora da una colata di cemento. Inoltre l’unico accesso al parco che è un vero polmone verde frequentato da mamme, anziani e persone che vanno a fare footing, è possibile solo grazie a un cancellino che serve la vicina palestra.

Irene Carlotta Cicora