Call Center, si ritira la cordata. Tensione a Guasticce

Il governatore Rossi si precipita davanti all'azienda e annuncia di aver contattato Comdata per una possibile soluzione / CALL CENTER, CORSA CONTRO IL TEMPO

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Livorno, 28 maggio 2015 - Alta tensione davanti al call center di Guasticce a rischio chiusura con 450 posti in bilico per le notizie arrivate da Roma dove era in corso l'incontro ritenuto decisivo al ministero dello sviluppo, che riprenderà domani, 29 maggio, a oltranza. Dopo il ritiro dalla scena di Umberto Costamagna di Cal & Call e di Assocontact che avevano manifestato l'interesse a subentrare a People Care (committente uscente di Seat PagineGialle) che ha deciso di smobilitare, il governatore della Toscana Enrico Rossi si è precipitato a Guasticce annullando un impegno elettorale. Lo ha fatto per annunciare ai lavoratori che nonostante il ritiro di Call & Call e Assocontact «Comdata di Biella si è aggiudicata la commessa per i servizi 12.40 e 89.24.2 messi a gara da Seat PagineGialle». Rossi ha anche detto di avere «contattato direttamente i vertici di Comdata che mi ha dato la loro disponibilità a sedersi ad un tavolo per discutere. E per questo serve tempo». E «di avere parlato con l'ad di Eni De Scalzi per attivare ulteriori commesse». Ma il call center senza una proroga dei servizi in scadenza il 30 maggio chiuderà. E i lavoratori finiranno in mezzo alla strada. «Perciò serve che People Care proroghi di quindici o trenta giorni il lavoro a Guasticce» ha sottolineato Rossi. Che ha dato mandato all’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini di trattare con People Care.