Call Center, corsa contro il tempo

Incontro al Ministero, trattative serrate. A rischio 350 posti di lavoro

Call Center

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Livorno, 21 maggio 2015 - il tavolo del ministero dello sviluppo sulla vertenza del call center People Care di Guasticce, riconvocato ieri, si riunirà di nuovo il 28 maggio e quello sarà il giorno decisivo per la sorte di 350 dipendenti (250 a tempo indeterminato e 100 tra interinali e assunti a progetto). Sempre ieri a Roma, in separata sede, il mistero ha avuto modo di approfondire i contatti con un operatore del settore dei servizi telefonici interessato a rilevate il call center che la società People Care (gruppo Contacta di Torino) vuole chiudere. E a dare continuità ai servizi di Seat Pagine (12.40 e 892424) la cui commessa è in scadenza il 30 maggio. Erano presenti le organizzazioni sindacali sia locali che nazionali e tutte le autorità interessate a partire dall'assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini, il presidente della Provincia, il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci e il vice sindaco di Livorno Stella Sorgente.L'incontro è servito a dare la conferma che sta proseguendo «lo sforzo per dare un futuro di lavoro al call center _ sottolinea la delegazione Cgil _ e che al momento esistono interessi imprenditoriali che potranno dare continuità all'attività. Perciò il tavolo è stato riconvocato per il 28 maggio». Ma al Mise è stata imposta la consegna del silenzio «perché la trattativa è in corso e non ci possono essere fughe di notizie che ne potrebbero compromettere l'esito. Se salta il confronto addio ai 350 posti di lavoro del call center». La data cruciale sarà il 28 maggio a sole 48 ore dal d-day per il call center. Il segretario confederale della Cgil di Livorno Maurizio Strazzullo ha ribadito che «la commessa in scadenza a fine maggio non può però essere interrotta perché ci sarebbe il rischio che per garantire la continuità del servizio questo possa essere trasferito altrove». E sulla assenza a Roma del sindaco di Livorno Nogarin e dei segretari confederali di Cisl e Uil perché impegnati a Livorno nella commissione sugli accordi di programma, ha commentato: «La Cgil a quella assise è stata rappresentata, ma io ho preferito essere a Roma per li bene dei 350 lavoratori People Care. Le passerelle elettorali organizzate dai 5 Stelle non mi interessano».