Brexit: Noemi, livornese a Londra: "Tanta amarezza, ma vorrei restare qui"

Nella capitale da cinque anni, ha seguito tenacemente la sua passione per il calcio, facendone un lavoro

Nel riquadro, Noemi Diamantini

Nel riquadro, Noemi Diamantini

Livorno, 24 giugno 2016 - "Dire che sono amareggiata non è abbastanza". Parla a caldo, poche ore dopo il voto della Brexit, da Londra, dove vive da cinque anni. Noemi Diamantini ha 31 anni e una grande passione per il calcio che l'ha portata a lavorare nella capitale inglese. Ha un posto da Football operations supervisor per Football Radar, azienda che si occupa di statistiche applicate al calcio. Il referendum sulla Brexit, la vittoria del "leave", lascia il segno in tanti italiani che vivono nel Regno Unito.

"Da mesi sapevo che chiunque avrebbe vinto lo avrebbe fatto per poco - dice Noemi - Sapevo che il paese era spaccato su questo tema ma negli ultimi giorni avevo davvero creduto che il fronte remain potesse trionfare. Devo ancora capire come mi sento a riguardo ma una cosa e' chiara per me: questo risultato non è la conclusione di qualcosa, un punto, ma e' solo l'inizio di una reazione a catena che nessuno credo sappia dove ci porterà e sono spaventata".

Noemi parla della campagna elettorale: "La mia impressione è che la campagna che ha preceduto il referendum, soprattutto quella del Leave, sia stata ricca di bugie e abbia cavalcato le preoccupazioni della massa. Questi leader o presunti tali hanno giocato su cosa la gente vuole sentirsi dire su temi così delicati come l'immigrazione, la crisi economica, la salute, per vincere. Ma ho i miei dubbi che adesso sappiano come affrontare questa situazione. Ai miei occhi e' stata anche una campagna macchiata di odio, xenofobia che ha risvegliato sentimenti pericolosi. Ma questo purtroppo sembra essere un trend in Europa".

Noemi poi pensa al suo futuro: "Per quanto riguarda me, non so cosa faró, voglio vederci più chiaro. Mi sono trasferita qui cinque anni fa seguendo un sogno che ho avuto fin da bambina e in punta di piedi sto costruendo la mia vita in una città che amo e non vorrei mai andare via. Ma al momento la mia situazione specifica non è importante, cerco di guardare alla situazione generale e sperare per il meglio".