Aamps, bagarre in consiglio comunale. Arrivano i vigili

Seduta sospesa dopo che un lavoratore Aamps ha cercato di scavalcare la balaustra. L'assessore Lemmetti aveva parlato di possibile fallimento. L'assessore Gordiani: "Frena, sindaco"

Bagarre in consiglio comunale a Livorno (foto Novi)

Bagarre in consiglio comunale a Livorno (foto Novi)

Livorno, 30 novembre 2015 - È esplosa la tensione in consiglio comunale quando l'assessore al bilancio Gianni Lemmetti ha detto davanti ai consiglieri e ai lavoratori di Aamps e delle ditte dell'indotto che "senza il ricorso al concordato preventivo per l'azienda l'unico esito possibile è il fallimento".

A queste parole è esplosa la rabbia dei lavoratori che hanno provato a scavalcare la balaustra che separa l'aula consiliare dallo spazio riservato al pubblico. Vigili urbani e agenti della polizia di Stato hanno stentato a trattenere la folla infuiriata.

Mentre il sindaco Nogarin attorniato dai suoi assessori (eccetto l'assessore all'ambiente e alla gestione dei rifiiti Giovanni Gordiani, contrario alla linea della giunta Nogarin) restava seduto al suo scranno impassibile. Uno dei lavoratori e un paio di donne nel parapiglia hano accusato malori. L'operaio di Aamps è stato soccorso e portato in ospedale in ambulanza. La seduta è poi ripresa in un clima sempre più teso.

"Ho chiesto una pausa di riflessione alla giunta per analizzare tutte le possibilità, inclusa quella della ristrutturazione del debito, per arrivare ad una decisione unanime in consiglio comunale per il salvataggio di Aamps. Ma non ho avuto una risposta positiva. È stata imboccata la strada del concordato preventivo. Ne trarrò le conseguenze". Lo ha detto a margine del consiglio l'assessore all'ambiente e alla gestione dei rifiuti Giovanni Gordiani ormai in rotta di collissione con la giunta 5 stelle del sidaco Nogarin. Gordiani infatti nelle ultime settimane non ha firmato gli atti della giunta che hanno riguardato Aamos. Un segno evidente dela distanza tra Gordiani (che giirni fa aveva anche preentato una lettera per chiedere un chiarimento al sindaco, in caso contrario avrebbe rassegnato le dimissioni). L'assessore Gordiani ha poi preso la parola in consiglio ed ha definito in diretta streaming "come una accelerata inattesa con sterzata la decisione di giovedì per il concordato. Prima si è parlato di tutto, ma ad un certo punto quando meno ce lo aspettavamo ci siamo trovati davanti ad un'altra direzione. Davanti ad un bivio e non sapendo che strada imboccare bisognava fermarsi per condividere la scelta. Su una strada non so dove vado: cioè il concordato. E non solo. Invece di guidare io la macchina sulla strada del concordato la metto in mano ad un altro su un percorso che non conosco e con i dubbi espressi dalla avvocatura civica che ha parlato di oscillante panorama giurisprudenziale sul concordato. Allora fermiamoci tutti insieme per decidere con calma. La fretta non porta a decisioni sagge. Siamo stati un anno e mezzo a traccheggiare, e mi ci metto in mezzo anche io, e ora si sterza all'improviso e si accelerra. Frena Filippo, frena,. Mi assumo la responsabilità di questa lentezza e se la decisione portara frenare per lavorare tutti insieme, altrimenti ti tolgo la spina nel fianco e un rompi coglioni e me vado. Perché io su quella macchina guidata da un altro io non ci sto". No "ad una decisione non che non dà certezze e pilatesca".

Poi il colpo di scena. Giovanna Cepparello, presidente del consiglio comunale, ha deciso di abbandonare la sua prassi di astenersi sugli atti decidendo di prendere posizione. Perché? Lo ha motivato con il fatto che "le decisioni in questa assemblea consiliare sono state prese sopra le teste dei consiglieri comunali. Perché non è stata fatta chiarezza su Aamps e perché ho scritto al sindaco Nogarin di coinvolgere il consiglio che è organo di indirizzo, ma non ho avuto risposta. Come sullo stato della situazione di Aamps".

Questa "non è partecipazione che deve partire da questo ente senza scavalcare questo consiglio. È stato un onore per me essere eletta presidente del consiglio comunale, ma ora (ha detto in lacrime) da persona serie voterò da partigiana con il mio gruppo contro l'emendamento 5 stelle che fa posticipare l'assemblea dei soci di Aamps ma senza abbandonare la decisione della giunta Nogarin a favore del concordato per Aamps". Messo ai voti 17 si è 16 no tra cui il voto contro della Cepparello.

Monica Dolciotti