La Spezia, 31 ottobre 2014 - AVEVANO preso il posto dei colleghi spazzati via dalla retata di un anno fa, e per evitare di fare la stessa fine avevano scelto di concentrare la propria attività di spaccio nei portoni e nei cortili interni dei condomini, e nelle strade dell’Umbertino meno trafficate, dotandosi persino di sentinelle per vigilare il quartiere ed evitare grane con le forze dell’ordine. Ma sono stati ugualmente beccati e per sette di loro, è scattato anche il provvedimento cautelare della Procura. Il blitz per liberare il quartiere Umbertino dai pusher è scattato ieri mattina all’alba: l’operazione “Matrioska” coordinata dalla Polizia ha visto scendere in campo gli agenti della squadra mobile, quelli della volante e i colleghi del reparto prevenzione crimini di Genova, con l’ausilio del cane antidroga. Dodici le persone denunciate, mentre per sette persone – quattro nordafricani, due dominicani e un italiano di 38 anni – sono scattate anche le misure cautelari richieste dal pubblico ministero titolare dell’indagine, Giovanni Maddaleni, ed emesse dal giudice per le indagini preliminari, Marta Perazzo. Un dominicano di 48 anni è finito agli arresti domiciliari, due spacciatori sono stati allontanati dalla città con il divieto di dimora, mentre per i restanti quattro è scattato l’obbligo di firma quotidiano in Questura. «Dopo il blitz di un anno fa, il modus operandi dello spaccio di piazza è mutato, con i pusher più attenti, che si erano dotati di sentinelle per prevenire i controlli» spiega il dirigente della squadra mobile, Girolamo Ascione. «Il fenomeno dello spaccio è notevolmente diminuito grazie alle ultime operazioni di polizia, ma l’obiettivo – aggiunge il Questore della Spezia, Vittorino Grillo – è di fare tabula rasa di queste attività criminali nel quartiere».