Metro-flop: stazione in tilt fra code infinite e monitor spenti

Sportelli e desk informativi presi d’assalto dai turisti. Fare il biglietto è un’impresa

Folla in stazione

Folla in stazione

La Spezia, 27 marzo 2016 – Una Babele di lingue, decine di occhi spaesati. Le nazionalità sono tante, ma lo sgomento che taglia l’aria della stazione centrale di Spezia non ha bisogno di interpretazioni. È il primo giorno del 5Terre Express: la metropolitana leggera che dovrebbe rendere più ‘leggero’ anche il tour tra le meraviglie dello Spezzino. Treni più puntuali – lo slogan dell’accordo messo a puntino da Regione Liguria e Parco nazionale delle Cinque Terre – che quasi raddoppiano vista la frequenza, passata da un’ora a trenta minuti. Una novità che sembra essere apprezzata dai turisti che affollano la biglietteria alle 11 della vigilia pasquale. Il desk informativo – preannunciato da un cartellone che illustra la successione delle stazioni tra Spezia e Levanto – è letteralmente preso d’assalto. I due giovani assistenti di Trenitalia quasi non riescono a rispondere alla pioggia di domande. "Esistono due possibilità per spostarsi in treno – spiegano –. Si può fare il biglietto per la corsa semplice, scegliendo la destinazione, oppure optare per la 5Terre Card con la quale si comprano contemporaneamente accesso al Parco, spostamenti con treno e bus". Un vero affare.

Le corse sono state potenziare – si tiene a precisare –, ma le tariffe sono rimaste le stesse. Almeno per il momento. "In futuro (non è dato sapere quando perché l’accordo è ancora in corso, Ndr) ogni tratta costerà 4 euro, quindi 4 più 4 andata e ritorno, per i turisti. Residenti e lavoratori continueranno a pagare la cifra di sempre, guadagnando qualche corsa in più...".

In molti, però, faticano a capire se sia necessario fare il biglietto direttamente allo stand Trenitalia dedicato al customer care, alla biglietteria ‘tradizionale’ oppure al Cinque Terre Info point che si trova lungo il binario uno. Un quesito legittimo di facile risoluzione anche se visto il flusso di persone, di assistenti ne servirebbe probabilmente almeno il doppio. Ed ecco che superato questo primo scoglio, arriva subito il secondo: affrontare la coda. Anzi le code.

È appena mezzogiorno ed è impossibile camminare nella hall. Comprare il biglietto diventa un’impresa sempre più ardua. Le file sono infinite sia alle macchinette automatiche che alla biglietteria. All’Info point dedicato la situazione di certo non è migliore. A complicare il tutto, all’improvviso, i pannelli che annunciano arrivi e partenze si spengono: resta soltanto la voce – rigorosamente in italiano – a indirizzare i turisti.

Elisa Capobianco