Neonazisti, ecco i messaggi choc: "Si va a caccia di negri" / VIDEO

E spunta anche l’immagine di una balestra

Due dei coinvolti nell'indagine

Due dei coinvolti nell'indagine

La Spezia, 30 aprile 2017  Spedizioni punitive e ronde "a caccia di negri e antifa", per dirla con le parole usate dai neonazisti. E’ quanto sostengono gli inquirenti che da due anni stanno portando avanti le indagini sulla cellula estremista spezzina. Agli atti non c’è alcuna contestazione formale, né ipotesi di reato per episodi specifici addebitate al gruppo, ma quella degli investigatori pare più di una semplice intuizione, perché corroborata dai messaggi scambiati dagli stessi membri del gruppo ‘Autonomi NS La Spezia’. L’ipotesi più accreditata dai carabinieri è che cittadini extracomunitari possano essere stati verosimilmente vittima di percosse e lesioni, ma che non abbiano denunciato gli episodi alle forze dell’ordine.

"La violenza è il metodo d’azione non solo propugnato, ma anche concretamente praticato dagli aderenti al gruppo" scrive il giudice per le indagini preliminari De Bellis nell’ordinanza, anche alla luce delle frasi scambiate dai militanti di estrema destra e ‘raccolte’ dagli inquirenti.

COME quelle dell’11 maggio 2016. S.M.: 2niente gerarchie, niente obblighi e doveri, solo odio, ultraviolenza".

F.M.: "si va a caccia di negri e antifa", con la frase corredata dall’immagine di una balestra.

IL GIORNO successivo. Altro militante: "E’ giunto il momento delle spedizioni punitive in questa città".

L.T.: "i negri fanno le ronde e gli italiani no". Il 13 maggio, lo stesso F.M. sottolinea: "bisogna agire… prima di pensare a Sarzana c’è piazza Brin… lo scopo principale è fare una rivoluzione o danni seri al sistema… se si beccano degli antifascisti.. botte.. ma le cose principali dovrebbero essere atti minatori.. bisogna costruire il terreno per un colpo di stato". S.M.: "daje facciamo due ronde". Altro militante: "yes, spacchiamo un paio di zecche non vedo l’ora" F.M.: "mi ci sono appena preso… è arrivato uno col furgone è uscito da dietro e mi ha preso alle spalle… ne ho steso uno però… con la mazza pesante… ora mando il video che ho fatto"

S.M.: "stasera qualcuno di voi esce?"

F.M.: "io… li vado a cercare al mayday (centro sociale, ndr)… uccido tutti".

Il 19 maggio, altro dialogo finito sotto la lente degli inquirenti. S.M.: "allora domani sera ci siamo tutti?"

F.M.: "ho scoperto come caricare la balestra… arma letale a dir poco". Il giovane, per rendere maggiormente l’idea, ha poi inviato un video mentre si esercita con la balestra contro un cassonetto. Infine, il 21 maggio.

S.M.: "a che ora ci vediamo?". Altro militante (dopo 3 ore, ndr): "stasera il nostro lo abbiamo fatto! Abbiamo fatto capire a tutti di chi devono avere timore. La feccia rossa ha solo iniziato a tremare, avanti camerati, la piazza deve diventare nostra".

S.M.: "Sieg heil".

mat.mar.