Estorsione a un chirurgo estetico: in manette l’ex tronista Lo Passo

Deve scontare una condanna definitiva per fatti accaduti in Lombardia

EX TRONISTA Alessio Lo Passo, a sinistra, lo scorso gennaio davanti a un negozio inagurato al Centro Kennedy (estraneo alla vicenda)

EX TRONISTA Alessio Lo Passo, a sinistra, lo scorso gennaio davanti a un negozio inagurato al Centro Kennedy (estraneo alla vicenda)

La Spezia, 25 aprile 2017 - E’ STATO arrestato sabato sera a Monza l’ex tronista spezzino Alessio Lo Passo, 34 anni. I carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti un ordine di custodia per una condanna a 3 anni di carcere, divenuta definitiva, emessa dal tribunale di Milano per estorsione. Al momento dell’arresto Lo Passo stava andando, come ospite, all’inaugurazione di una boutique, era con Lele Mora e con la star del Grande Fratello, Guendalina, estranei alla vicenda.

TUTTO, secondo le ricostruzioni delle agenzie di stampa, ha avuto inizio nel settembre 2014 quando il Lo Passo si sottopone ad un’operazione di chirurgia plastica al naso. Dopo il primo controllo di routine, che risulta positivo, un mese dopo il medico riscontra una “depressione ossea” sui lati del naso, e la attribuisce a una botta o a un pugno. Ma il paziente nega qualsiasi episodio, ritiene, invece, che l’operazione sia andata male. Il medico fa ricerche su Internet e trova un video della trasmissione Pomeriggio 5 in cui Lo Passo confessa al telefono a Barbara D’Urso di aver essere rimasto coinvolto – proprio nel periodo tra il primo e il secondo controllo medico – in una rissa fuori da una discoteca con alcuni giovani che avrebbero importunato la ragazza che lo accompagnava.

L’ex tronista non si dà per vinto e il 6 novembre si presenta nello studio del chirurgo, insieme a una donna e a un 60enne “dal forte accento calabrese”, con l’intenzione di essere risarcito: chiede 57mila euro e minaccia, nel caso non venga accontentato, di tornare “con chi di dovere per sfasciare tutto”, oltre a rovinare la reputazione dello studio. Le minacce continuano via al telefono nei giorni successivi e a inizio dicembre il medico e il suo staff decidono di denunciare l’accaduto. E parte l’indagine del tribunale per estorsione in concorso, conclusasi col processo. La condanna è diventata definitiva nell’aprile 2016 ma Lo Passo credeva che la vicenda si fosse conclusa, come avrebbe detto al momento dell’arresto.

IL 14 GENNAIO scorso Alessio Lo Passo aveva inaugurato un ‘tattoo studio’ al secondo piano del centro Kennedy, attività totalmente estranea alla vicenda giudiziaria degli anni precedenti giunta ad epilogo sabato a Monza.